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Sapete quante fontane monumentali ci sono in Italia? Decine di migliaia? Centinaia di migliaia? Di più?
Io non mi sono mai posta questo quesito ... mi sono sempre limitata a rimirare l'imponenza o la semplicità di quella tal fontana sita in quella città d'arte o in quel minuscolo paesino anonimo visitato al momento!
Credo che nessuno si sia mai preso l'onere di contarle ... tutte!
Forse, se ne può trovare una minima rappresentanza stampata sui francobolli delle Poste Italiane. Mi ricordo che ogni tanto uscivano le serie "Fontane d'Italia" ... allora facevo collezione anche di francobolli!
Oppure sulle vecchie ma anche nuove - cartoline illustrate ...
Oppure sulle vecchie ma anche nuove - cartoline illustrate ...
Ecco, appunto: ne ho giusta una dozzina di queste cartoline, raffiguranti fontane celebri d'Italia, stampate negli anni '50 da "Litografie Artistiche Faentine" ...
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Fontana delle scimmie nel Giardino di Boboli
Firenze - Pietro Tacca
Tacca, Pietro (Carrara 1577 - Firenze 1640) Scultore fiorentino
Tacca approdò ancora adolescente all’atelier fiorentino del Giambologna, eccelso maestro fiammingo dal quale ereditò il ruolo di scultore ufficiale della corte granducale medicea. Fra i tratti distintivi della sua arte, un’attenzione al naturale (cui, per dirla con Filippo Baldinucci, «stava tanto fisso, che nulla più») che produsse opere celebri come le fontane della Santissima Annunziata e il Porcellino della Loggia del Mercato Nuovo a Firenze o i Quattro Mori di Livorno, capolavoro di drammaticità impareggiabile, ma anche crocifissi di grande suggestione e statue equestri come quelle dei sovrani spagnoli a Madrid, in cui il fasto monumentale si sposa a una statica mirabile: generi nei quali Tacca crea tipologie del tutto nuove, con cui generazioni di artisti dovranno misurarsi.
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Fontana detta del Biancone in Piazza della Signoria
Firenze - B. Ammannati
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Bartolomeo Ammannati
(Settignano, 18 giugno 1511 – Firenze, 13 aprile 1592)
è stato uno scultore e architetto italiano.
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Talvolta criticato in vita, anche aspramente, non piaceva di lui il suo anti-classicismo. Benvenuto Cellini, nella Vita, lo descrisse come il degno seguace dell'odiato Baccio Bandinelli. Oggi la sua opera di scultore, che fonde elementi di Michelangelo con dolcezze di matrice veneta, è stata rivalutata ed è ormai considerato come uno degli artisti più importanti del manierismo toscano. La produzione architettonica di Ammannati, notevolissima per qualità ed impegno, è tuttora oggetto di studio prevalentemente per addetti.
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Fontana dei Tritoni o Fonte di Clemente XI in Piazza S. Maria in Cosmedin
Roma - C.F. Bizzaccheri
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Carlo Francesco Bizzaccheri (1656 – 1721) è stato un architetto italiano.
Il suo lavoro fu prevalentemente incentrato sugli stili Barocco e Rococo.
Le sue opere, prevalentemente in edifici religiosi nelle vicinanze di Roma, includono la fontana in Piazza della Bocca della Verità.
Nel 1717 il Papa Clemente XI Albani incarica l'architetto Carlo Francesco Bizzaccheri di edificare una fontana ad ornamento della degradata Piazza di Bocca della Verità.
Bizzaccheri progetta un bacino a stella ad otto punte in onore del simbolo araldico del Pontefice.
Al centro della vasca si erge la scogliera realizzata dallo scultore Filippo Bai.
Al centro due tritoni, opera di Francesco Moratti, sostengono un secondo bacino a forma di conchiglia da dove sgorga l'acqua.
Nelle vicinanze, per evitare abusi alla fontana, Bizzaccheri realizza un semplice abbeveratoio, spostato dalla piazza durante gli scellerati sventramenti del ventennio.
Nel complesso, la fontana riprende collaudati schemi berniniani facendosi apprezzare soprattutto per il contesto in cui è stata collocata, le vestigia romane dei templi del foro olitorio, la basilica di S. Maria in Comedin ed il velabro con la mole dell'arco di Giano.
Piazza della Bocca della Verità, o Piazza Bocca della Verità, è una piazza sita tra via Luigi Petroselli e via della Greca, a Roma, nel rione Ripa.
Posta nell'antica zona del Foro Boario, proprio davanti all'Isola Tiberina, prende il nome dalla Bocca della Verità, oggi collocata nel portico della chiesa di Santa Maria in Cosmedin.
Oltre alla chiesa risalente al tardo medioevo, nella piazza sorgono l'Arco degli Argentari, l'Arco di Giano, il Tempio di Ercole, erroneamente identificato con il Tempio di Vesta in ragione della sua forma circolare, ed il Tempio di Portuno, divinità legata al porto fluviale che qui sorgeva.
La fontana davanti ai due templi, detta Fontana dei Tritoni, realizzata da Carlo Francesco Bizzaccheri su commissione di papa Clemente XI, fu posta nella piazza nel 1715; la fontana ha base ottagonale e rappresenta due tritoni che sorreggono una conchiglia sopra le teste da cui sgorga l'acqua.
Qui fino al 1868 venivano eseguite le condanne capitali.
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Fontana del Tritone
Roma - Lorenzo Bernini
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Gian Lorenzo Bernini
nasce a Napoli il 7 dicembre 1598 dove il padre Pietro, sculture, e la madre Angelica Galante si erano da poco trasferiti.
Nel 1606 la famiglia fa ritorno a Roma: Pietro ottiene la protezione del cardinale Scipione Borghes. In questo contesto ci sarà occasione per il giovane Bernini di mostrare il suo precoce talento.
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E' ancora giovanissimo quando papa Urbano VIII Barberini, con il quale l'artista stabilirà un durevole e proficuo rapporto di lavoro, gli commissiona il "Baldacchino di S. Pietro" (1624-1633), un colosso bronzeo di quasi trenta metri. L'opera si erige sulla tomba di Pietro ed è sostenuto da quattro colonne che colmano lo spazio sotto la cupola della Basilica, che s'attorcigliano sul loro fusto come enormi rampicanti, e che sono raccordate in alto da una incastellatura di volute a "dorso di delfino". Questo'opera non può considerarsi un'architettura, nè una scultura, nè una pittura, ma centra perfettamente lo scopo.
Nel 1629 Papa Urbano VIII nomina Bernini architetto sovrintendente alla Fabbrica di S. Pietro. Le fontane sono un prodotto tipico del gusto barocco; Bernini inaugura una nuova tipologia, quella a vasca ribassata: sempre per il papa esegue la "Fontana del Tritone" in Piazza Barberini e la "Fontana della Barcaccia" in Piazza di Spagna, a Roma.
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Dopo una lunghissima vita dedicata all'arte, dopo aver imposto il suo stile a tutta un'epoca, Gian Lorenzo Bernini muore a Roma il 28 novembre 1680, all'età di 82 anni.
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Fontana del Moro in Piazza Navona
Roma - L. Bernini
La Fontana del Moro di Gianlorenzo Bernini è la prima delle tre fontane che ornano l'enorme piazza Navona a Roma, alimentate dell'Aqua Vergine. Anche questa è stata eseguita sotto Innocenzo X come la Fontana dei Fiumi, che si trova vicino, nella stessa piazza ed eseguita da Bernini poco prima.
Il gruppo del Moro, è stato scolpito nel 1654 da Giovanni Antonio Mari, su bozzetto di Bernini. Olompia Maidalchini aveva commissionato l'opera al Bernini per completare la vasca polilobata realizzata nel 1575-76 da Giacomo Della Porta, su volere di papa Gregorio XIII. Le quattro maschere provengono da un'altra fontana che Giacomo Della Porta aveva realizzato nel 1573 in piazza del Popolo, poi rimossa nel 1823 da Giuseppe Valadier.
Anche in questo caso Bernini trasforma il progetto precedente di Giacomo Della Porta che corrispondeva sempre al suo tipo base: gradini, vasca, catini, balaustra, parte principale con statue. Si trattava di una struttura monumentale, architettonica, molto pronunciata.
Bernini mantiene la parte centrale del progetto di Giacomo, ma la vasca diventa una piscina molto bassa, a livello del suolo, eliminando la gradinata e la balaustrata.
Bernini inventa un nuovo gruppo centrale al posto di quello progettato da Giacomo Della Porta. Pone al centro un personaggio marino-umano,chiamato poi "il moro", per la sua fisionomia particolare. A differenza dei tritoni tradizionali, in genere rappresentati con sembianze mostruose, la statua del Bernini rappresenta un uomo, un gigante dalle forme possenti che strangola un pesce tenendolo tra le gambe. Dalla bocca del pesce, come conseguenza dello strangolamento, esce un getto d'acqua.
Nelle sue fontane Bernini studia attentamente l'uscita dell'acqua per darle sempre una giustificazione logica o fantastica, ma anche un carattere spettacolare.
Nella Fontana del Moro l'acqua si trasforma in una lama di luce che esce dalla bocca del pesce. Avviene una metamorfosi: acqua -luce. La metamorfosi rappresenta un principio essenziale, tipico dell'arte del Bernini. La statua del gigante è una figura dinamica, concepita con lo scopo di dilettare il pubblico, ma è un po' monumentale, non possiede quella ricchezza di significati di altre sue statue.
La piscina che amplia la vasca è stata realizzata da Bernini su disegno di Borromini.
I pezzi originali attualmente sono stati trasferiti nel giardino del Lago di Villa Borghese, al loro posto si trovano le copie eseguite da Luigi Amici nel 1874.
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Bellissime... anche se mi piacciono quelle più piccole che casualmente mi capitano durante la passeggiata nei piccoli paesi...
RispondiEliminaOpere d'arte,belle, fastose , di impatto immediato.Hanno detato l'attenzione creativa di grandi artisti.
RispondiEliminaAndrò forse controcorrente, ma la mia preferita,tra quelle proposte, è quella dei Giardini di Boboli a Firenze.
Cara Serena,
RispondiEliminaquesto post è proprio un bel "tuffo" nella storia dell'arte e dell'architettura italiana!
Conosco ovviamente queste fontane ma non la loro storia e i loro creatori.
Grazie per questo arricchimento, sei davvero straordinaria.
Vaty
Giuro che stamattina stavo pensando giusto al tuo blog. Sono stata lontana dalla rete per almeno due settimane, facendo una puntatina veloce qua e là e postando poco e niente. Ed eccoti qua. Adesso dall'ufficio n on posso soffermarmi ma stasera da casa un bel giretto da te e da tanti altri blog che ho trascurato... non me lo toglie nessuno. Intanto ho visto le cartoline... ma lo sai che a me piace leggere!!! Un abbraccio e buona giornata!
RispondiEliminaSottolineo il rilievo di questa raffinata esposizione. E aggiungo che, per combinazione, ho publicato anch'io - su altro blog - proprio oggi una fotografia del Biancone (io lessi e trascrissi Nettuno, tuttavia) di Firenze!
RispondiEliminaadoro le fontane, pensa che quest'inverno ho visto quella principale di Bergamo completamente ghiacciata con stalattiti e stalagmiti.. è stata subitissimo fotografata.. un bacione grandissimo!
RispondiEliminaQuelle di Roma le ho viste tutte dal vivo.
RispondiEliminale fontane sono sempre belle, che siano adornate da statue o anche semplici manufatti di ghisa...danno allegria col suono dell'acqua che sgorga..
RispondiEliminaUn caro saluto
Loredana
Fontane magnifici! come sono belli!
RispondiEliminaBaci.
Bellissime le tue ricerche
RispondiEliminaRingrazio veramente di cuore tutti quanti per essere venuti da e con me a fare questo giro rinfrescante fra le fontane.
RispondiEliminaDevo riconoscere che anche per me è stata istruttiva e molto piacevole la ricerca... benedetto Internet!
@ Adriano. Hai ragione: la fontana del Biancone è la medesima del Nettuno. Qual'è l'altro tuo Blog ...è su Google+?
Vi abbraccio
RispondiEliminaМy web page: london tantra