mercoledì 30 marzo 2011

NATURA ... HAIKU

                                                                                   
Oggi, piuttosto velocemente, tra un temporale e l'altro, io e la mia cagnolona, abbiamo fatto la consueta passeggiata pomeridiana nel bosco vicino casa,  vedendo  finalmente, arrivata la primavera.
L'avevamo aspettata con trepidazione, pensavamo non arrivasse più dato i quaranta giorni e più, di pioggie continue e folate di venti gelidi. E' bastata una settimana di tregua e clima più mite per farla esplodere in un fiorire di tutto. Logicamente ho scattato quache foto, dicevo prima, velocemente, perchè stava già pressando un altro temporale.




  
Sono due querce secolari, sicuramente avranno più di trecento anni, sono molto alte e distanti una dall'altra una  ventina di metri, (io credo si parlino facendosi compagnia!)  Per loro è ancora presto per mettere le foglioline.




Per poterle inquadrare tutte e due, insieme, avrei dovuto mettermi a una distanza di circa 70/80 metri e mettere una persona vicina ad uno dei tronchi, per rendere l'idea delle proporzioni.
Lo farò sicuramente un'altra volta, quando ci sarà la persona.
Le ho fotografate in quel momento, per vedere i rami stagliati nel cielo, mentre questo si faceva plumbeo.
















































































































































 Haiku

                                                 Cosmico istante
                                         flash di stupore e incanto
                                                  natura è morta



Splendori della natura che non ci saranno più, neppure noi per rammaricarcene ...
massacriamo e ci stiamo massacrando ...
siamo stati capaci, in pochi anni, di distruggere meraviglie, che la natura ha impiegato millenni per costruire e perfezionare  ...
anche noi eravamo una delle tante meraviglie ...
Cosa siamo ora ?!


                                                Bubbone marcio
                                            esploderà nel cosmo
                                                 tanfo terrestre!



Fotografie e Haiku di Serena Bucci




martedì 29 marzo 2011

Auguri!





... in ritardo, ma sinceri

Auguri!

Un file di auguri per un'amica speciale ....



La mia carissima amica Enza, mi ha fatto gli auguri per il  mio compleanno ...  un dono inaspettato e graditissimo ... è talmente bello, che lo voglio condividere con tutti ...



giovedì 24 marzo 2011

LIBRI D'ORE - MANOSCRITTI MINIATI - Tavole - 5

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I primi manoscritti miniati ed illustrati datano all V sec. d.C., tuttavia libri e rotoli venivano decorati anche in epoca classica. Infatti, è plausibile che i rotoli di papiro fossero decorati nell’antico Egitto ed in Grecia; inoltre, autori latini quali Varrone e Marziale, riferiscono dell’esistenza di ritratti degli autori all’interno dei manoscritti Romani. La grande diffusione della pratica di illustrare i manoscritti è comunque una conseguenza dell’invenzione del libro vero e proprio, ovvero, il passaggio dal rotolo di papiro ai codici consistenti in fogli di pergamena rilegati insieme. Questo cambiamento prese piede in un periodo compreso fra il II ed il IV secolo d.C. L’arte di illustrare i manoscritti rimase un’arte fiorente almeno fino al XVI secolo quando i codici manoscritti riccamente decorati vennero lentamente sostituiti dai libri stampati.

http://web.ceu.hu/medstud/manual/MMMit/frame17.html


Un cordiale saluto e un sentito ringraziamento a tutti i lettori. 


Tavole 32/32


                                                                                       

LIBRI D'ORE - MANOSCRITTI MINIATI - Tavole - 4

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La rosa è per eccellenza il fiore legato alla Madonna chiamata anche “rosa senza spine” cioè non toccata dal peccato originale; la tradizione narra infatti che la rosa del giardino nell'Eden fosse priva di spine. La rosa con le spine è invece attributo del martirio. Il fiore ricorre anche in alcuni episodi della Sacra Famiglia e nelle immagini del Santo Sepolcro. Le rose rosse possono anche rappresentare il sangue di Cristo mentre quelle bianche sono lavate dalle lacrime della Vergine.


Anche l'iris, dalle diverse colorazioni, viene comunemente considerato un fiore della Madonna e talvolta sostituisce il giglio nelle scene dell'Annunciazione, in altri casi è associato al suo dolore per la morte di Gesù.

La viola nell'immaginario popolare è simbolo di modestia e umiltà; per questo viene anch'esso accostato alla Vergine ma anche a Gesù che ha avuto l'umiltà di farsi uomo. Il fiordaliso che cresce spontaneamente nei campi di grano viene associato alla figura di Gesù come pane Eucaristico e anche alla sconfitta del demonio poichè al fiore si attribuivano proprietà contro il morso dei serpenti.

La fragola è considerato cibo dei beati e come tale richiama l'immagine del Paradiso. Viene associato all'Annunciazione e all'Incarnazione di Cristo che secondo la tradizione avvennero in primavera, contemporaneamente alla nascita del frutto.

Il giglio, che nell'Antico Testamento veniva associato alla fertilità e alla bellezza, nell'iconografia medievale, ricorda l'episodio di Gesù bambino che dona fiori di giglio ai santi e viene collegato alla castità e alla purezza. Per questo diviene uno dei simboli che più spesso accompagna la figura della Vergine, soprattutto nelle scene dell'Annunciazione.

Il melograno nel Medioevo è spesso raffigurato in mano a Gesù Bambino come simbolo della futura Resurrezione mentre tra le mani della Madonna può indicare la castità.

Accenniamo brevemente al significato allegorico attribuito agli animali che abitano le decorazioni nei libri d'Ore

L'uccello, spesso presente nelle bordure, come la farfalla, raffigura l'anima umana che abbandona il corpo al momento della morte.

La lumaca, animale che si chiude nel guscio, nella dottrina cristiana è diventata simbolo di virtù e sobrietà.


Quello che all'apparenza può sembrare un semplice corredo decorativo, si rivela invece un interessante elemento per svelare alcuni segreti di quest'epoca, in cui l'arte, la realtà e la fede si fondono in un'unica percezione del mondo.

http://www.giuseppesolmi.it/restauro.html


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Tavole  24/32




martedì 22 marzo 2011

LIBRI D'ORE - MANOSCRITTI MINIATI - Tavole - 3

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LA DECORAZIONE DEI LIBRI D'ORE


Le pitture non avevano solo uno scopo decorativo ma integrandosi con il testo dovevano aiutare la meditazione e la preghiera. Soprattutto per coloro che non sapevano leggere, non dimentichiamo che il grado di analfabetismo era alto anche tra i proprietari dei libri d'ore e l'immagine serviva quindi a capire in quali preghiere recitare, a memoria, o quali testi ricordare. Ma è interessante notare che accanto a questo aspetto di rigorosa osservanza della tradizione qua e là sulle bordure comparivano elementi riconducibili a una dimensione più ludica della vita.

Strane figure, mezzo uomo e mezzo animale, piccoli mostri, creature immaginarie in atteggiamento grottesco avevano tutti lo scopo di insinuare forme di divagazione e di evasione rispetto alla formale serietà del testo e hanno un importante ruolo decorativo oltre che simbolico. Tali figure sono appellate con il termine di “grilli gotici ” dallo studioso Baltrusaitis.

La disposizione delle miniature all'interno del volume segue uno schema ben ordinato e le immagini rappresentano episodi legati alla vita di Gesù e della Vergine ma non mancano anche passaggi e figure dell'Antico Testamento. Cominciamo dal calendario, solitamente posto all'inizio del libro. Negli esemplari più ricchi è decorato con costellazioni zodiacali, con scene di vita nobiliare e le attività legate alla vita nel corso delle stagioni come la mietitura, la vendemmia o l'uccisione del maiale.

Nei brani dai Vangeli viene normalmente raffigurato S. Giovanni, raramente si trovano gli altri Evangelisti, comunque sempre accompagnati dal loro simbolo.

Le miniature che introducono ciascuna delle otto ore canoniche sono: l'Annunciazione, la Visitazione, la Natività, l'Annuncio ai pastori, l'Adorazione dei Magi, la Presentazione al Tempio, la Strage degli Innocenti o la Fuga in Egitto. La sequenza termina spesso con la Dormizione o l'Incoronazione della Vergine. In alternativa possono apparire scene dal ciclo della Pasqua come il tradimento di Giuda, la salita al Calvario o la Crocifissione. Nei Salmi Penitenziali troviamo raffigurati episodi legati al re Davide mentre nell'Officio dei defunti compaiono riti funerari, immagini del Giudizio Universale o l'episodio di Giobbe che incontra i fratelli. Nella parte finale del libro compaiono i Santi con i loro attributi o con gli strumenti del martirio; ad esempio S. Pietro è raffigurato con le chiavi, S. Sebastiano trafitto da dardi, S.Lorenzo con la graticola, S.Stefano con un sasso, Santa Caterina d'Alessandria con la ruota. Queste illustrazioni sono quasi sempre di dimensioni inferiori rispetto alle tavole più importanti che aprono le Ore Canoniche. Le miniature sono spesso circondate da magnifiche bordure con stili e caratteristiche diverse a seconda del periodo. Si va dalle più semplici costituite da girari di foglie stilizzate e riconducibili al periodo gotico, a quelle, forse più note, saturate da un fitto intreccio di tralci di foglie d'acanto, di fiori, frutti e animali per arrivare a bordure più naturalistiche di derivazione fiamminga .

Le bordure floreali, per iconografia e stile, vanno ricondotte all'Hortus Conclusus, ovvero a quell'immagine ricorrente nel Medioevo e ispirata al Cantico dei Cantici che recita "giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata". Rappresentato da un giardino segreto e fantastico, che offre riparo dal male, nel quale crescono fiori e frutti allegorici, sempre associati alla figura della Vergine Maria e del Paradiso.
http://www.giuseppesolmi.it/restauro.html
 
 
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                                                                                                      (anche l'Introduzione dei Libri D'Ore)
 
 
Tavole  18/32