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mercoledì 18 maggio 2011

MOSAICI BIZANTINI - Basilica di SAN VITALE in RAVENNA

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La tappa del nostro viaggio sedentario, itinerante nei vari Musei italiani, oggi la facciamo a Ravenna, in una Chiesa.
E' certamente vero, che le infinite Chiese, Basiliche, Cattedrali italiane, piene di capolavori artistici pregiati di tutti i tempi, sono,  loro stesse, Musei a tutti gli effetti.


Per non presentare, "nude e crude", le mie bellissimeTavole, raffiguranti "Particolari" dei mosaici situati nella Basilica di San Vitale in Ravenna, le inserirò in un contesto informativo prelevato anche dal Web.




Basilica esterna


La Basilica di San Vitale è’ una delle più pure creazioni dell’arte paleocristiana in Italia, una forma di transizione dell’architettura classica a quella bizantina. Si tratta di una struttura a pianta ottagonale: l’esterno presenta una ricchissima alternanza di volumi architettonici, l’interno è di sorprendente bellezza per l’originalità della struttura, per la ricchezza del rivestimento marmoreo e della decorazione musiva. Il presbiterio è la parte più preziosa per gli stupendi mosaici, che propongono una lettura iconografica legata al tema della liturgia.


                                             

                           San Vitale - Interno - Cupola




I mosaici di San Vitale sono di epoche diverse ma complessivamente appartengono al VI sec. I più antichi, del tempo di Ecclesio, sono quelli del catino absidale con la Teofania.



Nelle pareti ai laterali dell'abside si trovano i due mosaici con il Corteo di Giustiniano e il Corteo di Teodora. In tutti gli spazi disponibili (lunette, estradossi degli archi, pareti,ecc.) sono ospitati mosaici con scene tratte dalle Sacre scritture.










Teofania. Mosaico VI sec.





                                                                                                                       Tavola N° 1



Teofania

Teofania= manifestazione di Dio. E' un'immagine simbolica, astratta, piena di significati religiosi
Al centro Cristo del tipo giovanile, senza barba, tra due angeli. E' seduto su una sfera azzurra, simbolo dell'universo.
A sinistra San Vitale che riceve da Cristo la corona del martirio con le mani coperte dal mantello.
Da notare i costumi dei personaggi, che sono molto eleganti. San Vitale ha la veste militare, ma non è la tenuta ordinaria, è in alta uniforme (veste bianca, ricami in oro, spalline con i gradi, mantello ricamato).
A destra, il Vescovo Ecclesio che consegna il modellino della chiesa da lui fondata.
Sullo sfondo elementi di paesaggio stilizzati: un prato con fiori, rose e gigli che hanno una simbologia religiosa particolare (rosa selvatica=sangue di Cristo, giglio=verità e fede).
Le quattro fonti ai piedi di Cristo sono i simboli dei quattro Vangeli.
E' un'immagine metaforica e concettuale, presenta una situazione tutta immaginaria, non allude alla realtà. L'astrazione dello stile quindi è perfettamente adeguato a questo concetto.









Corteo di Giustiniano.
Mosaico VI sec.














                                                                                                                              Tavola  N°  2





                                                                                                                               Tavola  N°  3


Corteo di Giustiniano 


Il corteo dell'imperatore si presenta con tanti personaggi schierati. Però i personaggi al centro sono molto diversi rispetto ai soldati. I soldati sono tutti uguali, si somigliano. Gli altri invece hanno dei tratti e fisionomie molto caratterizzati. Infatti sono dei ritratti. Questi personaggi sono stati ritratti da alcuni artisti di Costantinopoli, i disegni sono stati riportati su cartoni, e poi i cartoni sono stati inviati a Ravenna direttamente da Costantinopoli.

L'imperatore spicca di più perché è al centro, ha un abbigliamento ricco e appariscente, è davanti a tutti, non è coperto da nessun altro, e ha l'aureola (editto di Costantino). Ha una patena d'oro in mano da portare in offerta per la messa.

Poi si riconosce il vescovo Massimiano, indicato dalla scritta. Tra lui e l'imperatore, in secondo piano c'è Giuliano l'Argentario. Il generale con la barba è Belisario, il conquistatore di Ravenna.

In questo mosaico il processo di astrazione è molto forte. La profondità è completamente eliminata, le figure sono immobili e prive di rilievo, sembrano sagome ritagliate. Le forme tendono alla geometria.

Non c'è una narrazione, non c'è una storia, è una scena celebrativa, una cerimonia tutta simbolica.






Corteo di Teodora















                                                                                                                               Tavola  N°  4


Corteo di Teodora


La disposizione delle figure è la stessa dell'altro corteo. Queste due scene rappresentano le offerte imperiali alla città di Ravenna. Si tratta di cerimonie simboliche, mai avvenute nella realtà.

Questa scena è più vivace dell'altra perché i costumi femminili sono più variati nelle fogge e nei colori. L'imperatrice si riconosce perché è più alta, ha le vesti e gioielli più ricchi, ha l'aureola. In mano porta il calice d'oro per la messa

Sull'orlo della veste si vede un ricamo con i re magi: è un rinvio alla chiesa di Sant'Apollinare nuovo, dove si trova un mosaico con tema analogo a questo.

Vicino a lei le due dame sono Antonina e Giovannina, la moglie e la figlia di Belisario.

Le altre dame che entrano in scena sembrano essere molte e continuare anche oltre la tenda.


 

Lasciamo la Basilica di San Vitale,  per visitare anche il Battistero degli Ariani, dato che ho ancora due Tavole da inserire!
 
Il Battistero degli Ariani si trova in pieno centro a Ravenna, un pò più distante dagli altri monumenti. Nasce come Battistero per la chiesa ad esso adiacente, cioè la Cattedrale degli Ariani.






Battistero degli Ariani 
Esterno
                                    Pianta
                                                                   

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Interno
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


                                                                                                                        Tavola  N°  5







                                                                                                                      Tavola  N°  6


 
Il Battistero degli Ariani
 
E' stato fatto costruire da Teodorico (V secolo). In realtà era un completamento della Cattedrale, quindi è stato creato in funzione di essa. Si trova oggi interrato di circa 2,25 metri ed è di forma ottagonale (come molti monumenti paleocristiani di Ravenna). Dopo la morte di Teodorico, GIustiniano (VI secolo), tramutò questo edificio in chiesa (poichè fece passare tutti gli edifici di culto posseduti dagli Ariani sotto proprietà dei cattolici), e fu chiamato S. Maria in Cosmedin.


Il Battistero si trova in zona molto centrale. Dentro non c'è nulla, nessun tipo di rifacimento che possa far riferimento alle chiese cristiane. Ma alzati gli occhi..meraviglia! Una cupola con un mosaico bellissimo! Sia l'esterno che l'interno dell'edificio è costruito con i soliti "mattoncini rossi". Nella cupola si notano lo stesso, nonostante il mosaico. Il mosaico è formato da due cerchi uno dentro l'altro. Nel disco centrale, quello più piccolo, è raffigurato il battesimo di Cristo. Egli è immerso nelle acque del fiume Giordano, personificato da un uomo anziano alla sua destra (quindi alla nostra sinistra), e alla sua sinistra (la nostra destra) appare invece il San Giovanni Battista, con la mano sulla sua testa.

Questo cerchio è circondato da colori oro e giallo acceso, l'azzurro dell'acqua e il verde delle vesti è molto vivo. Queste ultime si rifanno al verde che esplode nel resto del mosaico, e che circonda tutto il cerchio grande. L'altro cerchio rappresenta gli Apostoli, tutti dipinti con delle vesti lunghe e bianche splendenti. Al centro della loro camminata c'è un trono con altare, che rappresenta la sovranità di Gesù. Sopra di esso c'è dipinta una croce. Sono facilmente riconoscibili i santi Pietro e Paolo, poichè Pietro ha le chiavi in mano e Paolo un volume arrotolato. Gli altri Apostoli invece hanno tutti in mano una corona di fiori verdi (gemme), e tra ognuno di loro c'è una palma. I colori sono molto accesi, e per distinguere bene le figure, bisogna girare un pò intorno per vederli dalla parte "dritta", poichè sono dipinti nei cerchi. Questo Battistero, a parte la cupola decorata, non ha nulla di sgargiante, quindi si passa tutto il tempo a guardare verso l'alto.


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Le 6 Tavole postate, di mia proprietà, si presentano cartonate con facciata patinata semi lucida.
Ognuna misura 28x22 cm., spessore di 1 mm. - Sono state stampate nel 1957 -

La prossima visita, è programmata ad Assisi.