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domenica 8 aprile 2012

CANTICO DELLE CREATURE - Collezioni Cartoline

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Oggi è Pasqua!

Queste ultime illustrazioni,  dipinte da ADELINA ZANDRINO, richiamano ancora il clima pasquale.

Ero in forse, se postare questa serie di cartoline adesso o in altra data, cioè: proseguire con lo stesso tema "Angeli" o attendere il giorno (4 ottobre) della commemorazione di San Francesco. Ho optato per "adesso" continuando a cavalcare la via angelica e respirare l'aria mistica della Pasqua.



Leggendo le parole del "Cantico delle Creature" di San Francesco d'Assisi e, osservando la soavità dei volti dei soggetti "angelici",  pare di avere la percezione di come ogni distanza si dissolva e come la fraternità umana si riveli senza ombre e senza anfratti ... 







CANTICO DELLE CREATURE
di San Francesco d'Assisi





Altissimo, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfano
et nullu homo ène dignu te mentovare.









Laudato sie mi’ Signore, cum tucte le tue creature,









spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,
de te, Altissimo, porta significatione.







Laudato si’ mi’ Signore, per sora luna e le stelle,
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.


 
 
 
 
 
 

Laudato si’ mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dai sustentamento.









Laudato si’ mi’ Signore, per sor aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.








Laudato si’ mi Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.









Laudato si’ mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.







Laudato si’ mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.









Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare.
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali,
beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.


Laudate et benedicete mi’ Signore' et ringratiate
et serviateli cun grande humilitate.






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Il Cantico ha la forma di prosa ritmica assonanzata. Il testo era fornito di accompagnamento musicale, composto dallo stesso Francesco, oggi perduto. La semplicità del sentimento espresso è rispecchiata da una sintassi semplice, nella quale i termini sono spesso coordinati per polisindeto (p.es.: "et per aere et nubilo et sereno et onne tempo", verso 13) e gli aggettivi sono numerosi. I versetti sono raggruppati in piccoli blocchi facilmente riconoscibili, differenziati dal punto di vista tematico. L’omogeneità di tali blocchi è garantita da ben calcolati artifici formali: siamo di fronte ad un’opera colta e raffinata, non ingenua come si pensava in epoca romantica.

Composto in volgare umbro del XIII secolo (folta la presenza di -u finale - plurale di terza persona in -ano "konfano" - l'epitesi di ène - la congiunzione ka - il verbo "mentovare"), con influssi toscani e francesi, e latinismi. La critica ha discusso a lungo, senza precise conclusioni, il valore da attribuire alla proposizione "per": il suo uso è infatti centrale nella definizione della natura "laudatoria" del componimento. Qui ci limiteremo a menzionare il semplice elenco delle interpretazioni che ne sono state date: 1) valore causale; 2) strumentale; 3) agente; 4) mediale; 5) di stato in luogo; 6) circostanziale.Qui Link




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Le 10 Cartoline postate sono di mia proprietà


martedì 27 dicembre 2011

ANGELI - Collezione Cartoline

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Anche se il giorno di Natale ormai è alle spalle, siamo certamente ancora in clima natalizio ... ancora per poco purtroppo, perchè, feste meno mistiche sono alle porte e pressano.
Approfitto allora, di questa residua aria rarefatta e mistica che ci circonda, per introdurre ... gli Angeli: questi, credo siano Custodi Specialisti!

I bozzetti sono ancora della pittrice Adelina Zandrino. Qui 


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Per la soglia di casa
entra la guerra o la pace?
L'Angelo con la spada è il simbolo della protezione divina, vigorosa e vigile.








E' bello sedere a mensa dopo aver guadagnato onestamente il pane.
L'Angelo benedicente ricorda che il cibo e la vita sono soprattutto un dono di Dio.








Al chiudersi della tua giornata laboriosa che cosa pensi? Che cosa vuoi?
Questo Angelo che col suo drappo ricopre il simbolo del lavoro pare che dica:
"la tua fatica sia benedetta".









Prima che il giorno si chiuda
l'anima si raccoglie nella preghiera.
La lucerna dell'Angelo che rischiara la notte
è il simbolo dell'intramontabile speranza.








Il tuo guanciale conosce forse le lacrime?
Non si turbi il tuo cuore:
l'Angelo di Dio resta accanto a te.
Presso la croce è sempre l'ulivo di pace.



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Le 5 Cartoline (1956) postate sono di mia proprietà.



mercoledì 21 dicembre 2011

UN AUGURIO - Bigliettini Natalizi

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... erano destinati per un Natale degli anni '50, mai spediti ...

Ora, prendo spunto da questi biglietti augurali, per inoltrare a tutti i miei amici lettori, qui di passaggio, un Augurio virtuale.


- Il Natale ricorda la gioia della nascita e porta con sé la speranza nel domani; riconduce all’essenza dell’amore e testimonia il più puro altruismo; alimenta bontà, bellezza e condivisione:
  


Ti auguro che questo Natale soddisfi ogni tua aspirazione, che il prossimo anno porti con sé un futuro ricco di nuove e gratificanti conquiste; spero che lo spirito puro e semplice del Natale ti riempia di gioia e che l’amore di tutti i tuoi cari ti allieti oggi ed in ogni momento.




Buon Natale!
































Bozzetti di A. Zandrino

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Adelina Zandrino

Adelina Zandrino (Genova, 19 settembre 1893 – Genova, 1994) è stata una pittrice e illustratrice italiana.

Scoperta giovanissima la vocazione all'arte, studiò per alcuni mesi presso i maestri Federico Maragliano e Giuseppe Pennasilico.


Mostrando una eccellente attitudine nel paesaggio, nel ritratto e nella natura morta, poté presto esordire nel 1913 alla Mostra Internazionale d'Arte Femminile, tenutasi a Torino, dove fu immediatamente notata. Forte della sua facilità compositiva e dell'uso sapiente del colore, sin dagli inizi della sua carriera operò simultaneamente sia nell'illustrazione di libri, nella grafica commerciale, nella decorazione di ambienti che nella pittura da cavalletto.

Nel 1913 tenne a Rapallo la sua prima mostra personale, per poi recarsi a Parigi in compagnia del padre giornalista e critico teatrale, affermandosi come costumista teatrale e come disegnatrice di libri. A Parigi conobbe Auguste Rodin, Robert de Montesquiou, oltre a Gabriele D'Annunzio, che aveva appena presentato al pubblico il suo Le martyre de Saint Sébastien, musicato da Claude Débussy. Tornata in Italia, durante la Prima guerra mondiale eseguì cartoline e manifesti d'intonazione patriottica. Nel 1917 realizzò la serie di cartoline con maschere, la serie con la donna e la bestia di gusto simbolista.

A partire dagli anni Venti si dedicò alla ceramica, collaborando con la Casa dell'Arte di Manlio Trucco, con il quale nel 1922 espose alla Mostra della Promotrice genovese alcuni piatti dipinti con scene di genere in costume o in maschera. Eseguì inoltre numerosi altri oggetti in ceramica, piatti, candelieri, boccali, albarelli, alzatine, paralumi, caratterizzati da una forte vivacità cromatica, memore forse delle esperienze parigine, in particolare dei Ballets Russes. Realizzò anche sculture di piccolo formato, in genere figure femminili, di ispirazione tra Decadentismo e Belle Époque. Negli anni Trenta eseguì piccole sculture in terracotta, prodotte nella Fornace Tonet di Genova Sturla e colorate generalmente a freddo, che hanno come soggetto la maternità o la condizione femminile.

Nel 1930 espose alcune sue opere alla Prima Mostra Femminile d'Arte e Lavoro, che si svolse a Milano al Castello Sforzesco, realizzando anche il manifesto della Mostra. Nel 1932 tenne a Genova un'importante mostra personale nella quale furono esposte, oltre a ceramiche e terrecotte, più di settanta opere pittoriche. Nel 1936 prese parte alla Triennale di Milano e nel 1937 all'Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Parigi. Nel 1944 e nel 1946 tenne mostre personali alla Galleria Ranzini di Milano.

Nel 1950 fu presente all'Esposizione Internazionale d'Arte Sacra di Roma, dove espose il dipinto Concerto d'angeli (1939). Sempre per l'Anno Santo 1950 eseguì una serie di dodici cartoline con allegorie con motivi cristologici e il Papa Pio XII.

Dagli anni Cinquanta fino alla morte i soggetti raffigurati saranno principalmente religiosi con dolci Madonnine, angioletti, bambini, che saranno riprodotti in serie per santini e biglietti augurali. Interessante la tela raffigurante Suor Maria Repetto accanto alla statua di San Giuseppe da lei venerato (1968), conservata nel Refettorio del Convento delle Suore Brignoline di Genova.

Tra le sue opere più significative ricordiamo il trittico Sitio, Consummatum est e Figlio mio, i dipinti Il refettorio delle madri, Alma Mater, L'altra maternità e soprattutto Soave licor di vita; altre opere importanti sono La mietitrice, Le bagnanti, La collana, Movimento di danza, Quasi una fantasia, Primavera, Risveglio, Regalità, Circe, Jena, Candore, Testina Bionda, Pasto, Mèle, oltre a numerosi studi di belve presi dal vero; tra i ritratti quello di Antonio Gallera e di Padre Aloisio del Buono.


Come illustratrice eseguì disegni per i libri di Sem Benelli Les plus belles heures de Casanova e Orfeo e Proserpina, e per numerosi libri per bambini, quali La promessa di Piero Domenichelli (1929) e Racconto di Natale di Charles Dickens (1950).

Tenne mostre personali a Genova, Milano, Roma, Buenos Aires e Hollywood.

Sue opere sono conservate alle Gallerie d'Arte Moderna di Genova, Savona, Milano, Roma, alle Gallerie Statali di Helsinki e di Tallinn, al Musée du Jeu de Paume di Parigi.

Fu accademica di merito dell'Accademia Ligustica di Genova, fu insignita della Stella Fiumana, della medaglia d'oro di benemerenza artistica del C.I.P.A. e nel 1982 del Premio Olivo d'Oro.

Qui

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Qui Una biografia più esauriente corredata di diverse fotografie delle sue Opere.

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I 5 Biglietti postati sono di mia proprietà