domenica 24 luglio 2011

SIENA - I Tesori dell'Arte Italiana - 1

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Oramai, Siena, la conosco come le mie tasche!
Non per questo motivo non la visiterò più, bensì perchè mia figlia si è laureata e dopo sei anni di permanenza in questa magnifica città,  emigrerà altrove.
Durante questi anni trascorsi in lontananza,  il desiderio di vederci era reciproco nonostante le telefonate quotidiane, (lei è sempre stata mammona) per cui, piuttosto spesso, ero io a partire: mi infilavo in macchina e via, alla volta di Siena! Forse c'era anche dell'interesse da parte sua, più che logico, perchè, oltre ad infilare me stessa in auto, imbarcavo pure vettovaglie, cibarie, ecc. e in veste di mamma-cuoca mi fermavo nella sua dimora qualche giorno o settimana.
Prevalentemente la mattina, lei andava all'università e io mi mettevo di courvé  rimanendo in casa.
Si usciva insieme la sera tardi, sole, o con i suoi amici, o amici che si aggregavano strada facendo. Si faceva la passeggiata e, logicamente la meta inconscia, il punto di ritrovo, il salotto, era Piazza del Campo: ci si sedeva per terra, come tutti quanti gli altri, in mezzo alla piazza e si chiacchierava gustando magari anche un gelato. Bellissimo: mentre mi guardavo attorno ascoltavo il brusio della folla,  non si sentivano rumori o grida, era tutto ovattato e anche il mare di teste delle persone sedute, si muoveva declinando con pacatezza e flemma. Dico declinando perchè il suolo della piazza è realmente leggermente in declivio, con diverse pendenze verso un centro non meglio definito: sembra l'interno di una conchiglia "capasanta"! 
Certe volte riuscivo ad estraniarmi mentre, guardando la Torre del Mangia, mi rifacevo alla storia ricordando il perchè di quel nome, oppure, pensando al Palio, che io aborro,  del perchè si corre così e in quella Piazza: per correttezza i Palii sono due - uno si corre il 2 luglio e l'altro il 16 agosto.
Nei mesi di Giugno e Luglio, per i poveri tapini che abitano il centro di Siena è impensabile poter dormire: i contradaioli, con i loro tamburi e canti e contrattazioni notturne non danno pace! Ci sono capitata una volta sola e m'è bastata! Alla larga da Siena in quel periodo! Fortunatamente mia figlia, ha poi traslocato in un'altra casa "fuori le mura" e in quella zona tutto quel frastuono non arrivava più alla testa!
I pomeriggi invece erano tutti per me. Facevo la turista-podista: girare per Siena lo si può fare solamente a piedi ... su e giù per scalette e erti o ripidi vicoli,  rassodando polpacci e glutei mentre si va per Pinacoteche, Musei, Basiliche e Duomo o salendo i 400 gradini della Torre del Mangia per veder da lassù un panorama mozzafiato ... beh, sicuramente si arriva lassù già senza ... fiato!
Credo di aver lasciato indietro ben poco o forse nulla da vedere.
Una bella novità l'ho trovata e sperimentata andando a Siena due settimane fa : il Comune, da circa due mesi, ha attivato un servizio gratuito di scale e tappeti mobili. Che pensata geniale! Si tratta di un percorso di circa 300 metri lineari che consente di superare un dislivello di 62 metri con una portata massima di 6mila persone all'ora. Attraverso una coppia di tappeti mobili, (affiancati , con movimento direzionale opposto l'uno all'altro)  si parte, per esempio, dal Piazzale della Stazione Ferroviaria (Centro Commerciale e Università per Stranieri) e si sale sino ad arrivare a Porta Camollìa: praticamente in centro! L'impianto è seminterrato, coperto e aperto 24 ore su 24.
A tutti gli effetti è un mezzo di trasporto molto efficace, pratico e gratuito ... beh, i senesi sono ricchi, si possono permettere un impianto del genere: hanno il loro "Monte dei Paschi" e gli "Studenti Universitari" che vanno ad impinguare le loro casse comunali!

Bene, se volete seguirmi in questo mio ultimo giro turistico, oggi virtuale, nella città di Siena, vi mostrerò le sue bellezze e curiosità, avvalendomi della competente guida di Enzo Orlandi, esimia figura già conosciuta in precedenza attraverso i suoi articoli de "I Tesori dell'Arte Italiana". Certamente andrò ad inserire in questo post, anche alcune delle mie ormai famose Tavole, relative all'argomento trattato.




La "Maestà" di   Duccio di Buoninsegna










Una veduta della città di Siena dipinta da A. Lorenzetti nell'affresco del
"Buon Governo"
Siena - Palazzo Pubblico



Palazzo Pubblico - Siena -




Palazzo Sansedoni - Siena -









Palazzo Chigi-Saracini - Siena -

Palazzo del Capitano - Siena -






Palazzo Tolomei - Siena -

Palazzo Buonsignori - Siena -
































Piazza Salimbeni - Siena -



Basilica di San Domenico - Siena -







Porta Tufi - Siena -



Via della Galluzza - Siena -

Porta Ovile - Siena -

























Ambrogio Lorenzetti:  Il Buon Governo in campagna - Siena -

                                                                             Continua ...QUI 


1 commento:

  1. ciao...che bellissimo ricordo...e che belle spiegazioni....ciao...buona settimana..luigina

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