sabato 9 luglio 2011

CAPOLAVORI DELLA PITTURA ITALIANA DEL XIX SECOLO - I Macchiaioli

*



















Giovanni Fattori (Livorno, 6 settembre 1825 – Firenze, 30 agosto 1908) fu un pittore e incisore italiano. È considerato, insieme a Silvestro Lega e a Telemaco Signorini, tra i maggiori esponenti del movimento dei macchiaioli. Caso unico fra gli artisti più conosciuti, tutta la sua produzione pittorica nota è posteriore ai suoi quaranta anni.

Biografia

Nato a Livorno nel 1825, della sua vita si sa poco. Entrato in contatto con il gruppo del Caffè Michelangelo, divenne allievo di Giuseppe Bezzuoli e iniziò a frequentare la Scuola di Nudo all'Accademia di Belle Arti di Firenze.
Pochi esempi dei suoi primi lavori sono giunti ad oggi; si tratta esclusivamente di schizzi, il che fa ritenere che il suo lavoro sia diventato più forte e maturo solo dopo il 1851, quando l'artista era ormai sui trent'anni. I suoi primi dipinti in questo periodo furono principalmente scene storiche influenzate da Bezzuoli, spesso scene dalla storia del Medioevo o del Rinascimento.

Fattori prese parte alle battaglie per l'Unità d'Italia, collaborando con il Partito d'Azione come 'fattorino di corrispondenza'. Il primo lavoro di soggetto risorgimentale, Il campo italiano alla battaglia di Magenta, risale a questo periodo. A partire da questo dipinto il soggetto militare diverrà uno dei favoriti nelle opere di Fattori: battaglie, soldati. L'altro tema ricorrente è il paesaggio, in particolare la sua terra, la Maremma toscana, con una estrema attenzione al paesaggio agrario.

Descritto spesso come realista, fu in questo periodo che l’artista divenne un membro dei Macchiaioli, una corrente di pittori precursori dell’impressionismo.

Fattori è oggi considerato uno dei membri più notevoli di questo movimento artistico, mentre al suo tempo era considerato rivoluzionario o quanto meno poco credibile, secondo il punto di vista dell'epoca, piuttosto che espressione di un'avanguardia.

Si considerava egli stesso piuttosto un pittore di persone anziché di paesaggi: tuttavia queste figure erano generalmente poste in paesaggi fantastici e illusori che dimostrano la sua padronanza del colore sotto l'influenza della luce e delle ombre.

Suoi lavori sono conservati, oltre che al Museo civico Giovanni Fattori di Livorno, anche alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma; alla Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, alla Pinacoteca di Brera di Milano, alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze, alla Pinacoteca Civica di Forlì, negli Stati Uniti, al Museum of Fine Arts di Boston.
A Livorno è stato dedicato al Fattori il museo civico di Villa Mimbelli, dove sono ospitate importanti raccolte di opere dei Macchiaioli e dei post-macchiaioli.
La difficile situazione economica che assillò per tutta la vita il pittore, venne aggravata da una serie di disgrazie familiari, come la morte per tubercolosi della moglie, avvenuta nel 1867. Subito dopo l'artista cominciò a viaggiare, soggiornando a Parigi, a Londra, a Dresda, a Filadelfia, Santiago del Cile, dove ottenne vari riconoscimenti e premi.
Nel 1886 ottenne il ruolo di insegnante presso l'Accademia di Firenze e negli ultimi anni si dedicò con sempre maggiore interesse all'acquaforte.
http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Fattori












 

 
 


 












































Giacomo Favretto -                                         Ritratto di una parente -
                                                                 Venezia, Ca' Pesaro 












dalla autobiografia di Segantini ... "La natura è diventata per me come uno strumento che suona accompagnando ciò che canta nel mio cuore. Ed esso canta le armonie calme dei tramonti ed il senso intimo delle cose, nutrendo così il mio spirito d'una malinconia grande, che produce nell'anima una dolcezza infinita"






I MACCHIAIOLI


I Macchiaioli sono un gruppo di pittori che, fra il 1855 ed il 1870, hanno creato le loro opere a Castiglioncello, ridente paese che si affaccia sul Tirreno, a sud di Livorno, e Firenze, allora capitale del Granducato di Toscana, dove il Granduca Leopoldo II si distingueva per il suo governo liberale, offrendo un clima culturale favorevole ed accogliente ad artisti che provenivano da altre regioni d’Italia oppresse da governi autoritari.

Il nome”Macchiaioli” sta ad indicare la particolare tecnica pittorica adottata da costoro, che erano antiaccademici, rifiutavano l’uso delle linee precise per contornare le realtà disegnate e proponevano l’uso di “macchie” di colore che riproducessero l’effetto della luce in contrasto con zone d’ombra, sia per i paesaggi che per le figure umane.

Dal punto di vista culturale i Macchiaioli aderirono al Verismo, dal punto di vista politico e sociale furono democratici e molti di loro combatterono per l’Indipendenza d’Italia; dal punto di vista artistico sono legati

all’Impressionismo francese ed hanno contribuito al contemporaneo movimento europeo che si riproponeva di rinnovare l’Arte, abbandonando i temi classici e storici per aderire alla realtà quotidiana, animati dall’impegno di migliorarla.

Nei quadri di questi pittori è particolarmente presente la figura femminile, che viene ritratta nella fatica del lavoro, in momenti di contemplazione o in diletti artistici.
 
 
 
  *

 
... e a proposito di Macchiaioli:

L'amica mia, Enza, è una patita della creatività in tutte le sue forme: la definirei un'artista che reinterpreta la realtà circostante adattandola alla sua fantasia e sensibilità, questo, per quanto riguarda le sue creazioni artigianali di ricamo, cucito, disegno, arredamento di interni ecc.
Ora, si è arricchita di un altro hobby:  la pittura ad olio ... mai cimentata prima! 
Come inizio logicamente doveva solamente copiare per acquisire dimestichezza coi pennelli ... e lei, ha pensato bene di emulare nientemeno che un Segantini! ... Al termine della sua opera, ironicamente ha detto: lui ha copiato il mio quadro!
Sicuramente creerò un post solamente per lei, per farvi mirare i suoi "lavoretti":
eccone due di sola pittura:






Falso d'Autore - Segantini: Ave Maria a trasbordo -                  di Enza Lena





Segantini - Originale

Copia d'Autore - Gustav Klimt: Particolare - Le tre età della donna -                     di Enza Lena





Klimt - Originale












 
Le 10 Tavole postate sopra, sono di mia proprietà. 
Sono riproduzioni stampate nel 1961 da Istituto Geografico De Agostini: Edizioni  de "L'Illustrazione del Medico" inviate all'epoca, come omaggio ai Signori Medici.
 

6 commenti:

  1. Eh, non ci sto..questo raffronto ravvicinato è tendenzioso e mortificante per la mia "arte pittorica"!!!! Lo so che ho osato troppo, ma quella barca col suo carico di umanità è stata irresistibile!!...insomma grandi lodi per l'espressività e la maestria degli autori di questi veri capolavori...chiedo venia per il mio rudimentale tentativo di plagio...però, mettici pure che le foto sono state scattate da un'imbranata principiante (io)!...

    RispondiElimina
  2. Ciao Cooksappe, grazie; anche da te è tutto bello e il caffè è sempre valido!

    RispondiElimina
  3. Ciao Enza ... come sei tragica! Addirittura mortificante! Non voglio disquisire il tuo operato, ma credo che con tenace pazienza e studio potresti arrivare a superare il maestro!
    (Dovrebbe essere un complimento.)
    La copia di Klimt mi piace molto, veramente bella!

    RispondiElimina
  4. ciao...mi piace molto tutto il post...
    brava ..grazie per averlo inserito nel tuo blog...ciao..un abbraccio..luigina

    RispondiElimina
  5. Pretty section оf content. I ϳuѕt ѕtumbled upon уour wеblog
    and іn accеssion capital to аѕsert thаt Ι get in fact
    enjoyed account youг blog posts. Any way I'll be subscribing to your augment and even I achievement you access consistently fast.
    Feel free to visit my homepage ; peso ideal

    RispondiElimina

La moderazione dei commenti non è attivata.
Ringrazio anticipatamente per la Vostra gradita visita e per le Vostre gentili parole che saranno lette con interesse e piacere.