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PASQUA di Ada Negri
lo canto la canzon di primavera,
andando come libera gitana,
in patria terra ed in terra lontana,
con ciuffi d'erba ne la treccia nera.
E con un ramo di mandorlo in fiore
a le finestre batto e dico: Aprite,
Cristo è risorto e germinan le vite
nove e ritorna con l'ApriI l'amore!
Amatevi fra voi, pei dolci e belli
sogni ch'oggi fioriscon su la terra,
uomini della penna e de la guerra
uomini de le vanghe e dei martelli.
Schiudete i cuori: in essi erompa intera
di questo dì l'eterna giovinezza;
io passo e canto che vita è bellezza,
passa e canta con me la primavera
Il Pettirosso di E. Pea
Il pettirosso, ch'è di me più saggio,
non si lamenta se il raccolto è scarso.
se la neve ha coperto le campagne,
se l'acqua s'è gelata alla sua sede
e se il vento stentegna il suo ricetto.
Dopo l'annata magra ecco che viene
l'abbondanza nell'aria e dopo il verno
il ruscello ricanta, il vento è brezza,
al pettirosso dolce ninna nanna.
Il pettirosso ch'è innocente e bello
sa che la Provvidenza lo sostenta,
sa che chi pate è poi racconsolato,
conosce il sangue, il pianto e la speranza
come ogni creatura che si lagna,
ma non conosce la disperazione.
Il pettirosso che porta le insegne
di Cristo sul candore del suo seno,
che fu presente al pianto di Maria
quando la terra si coprì di nubi,
l'augellino prescelto a colorirsi
d'una stilla di sangue di Gesù,
vive, paziente, d'ogni Provvidenza,
sicuro aspetta, spera, crede e canta,
si specchia al cielo che gli pare suo!
Auguro a tutti voi una serena e lieta Pasqua.
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