giovedì 17 marzo 2011

INRO - ASTUCCIO GIAPPONESE PER MEDICINE -

                                                                               
Queste sono veramente tavole meravigliose!
Cartonate, patinate lucide, vorrei  dire quasi "laccate" come a voler somigliare alla lavorazione degli oggetti  raffigurati.
Edite nel 1959, le tavole sono 6 e misurano, ognuna 25x18 cm.























































I kimono giapponesi non sono provvisti di tasche e portare con sé piccoli oggetti risultava difficile: per risolvere il problema sono stati creati gli inro



Gli “inro” 印籠 sono dei piccoli capolavori di artigianato, nati già nell’epoca Edo (1600 – 1868) per l’esigenza di poter portare con sé dei piccoli . Prima della loro introduzione, tali oggetti venivano portati infilati nell’obi (ossia la cintura che si porta sopra il Kimono) e ogni tanto infilati anche nelle ampie maniche del kimono stesso.


Per alcuni oggetti particolari il cui trasporto poteva risultare comunque difficoltoso, l’inro aveva risolto questo problema.
Veniva utilizzato per trasportare facilmente tabacco e medicinali e, grazie alla sensibilità giapponese, si è trasformato in un piccolo capolavoro artistico. Nati principalmente per risolvere un problema pratico, l’inro e il netsuke diventarono anche un ornamento. Dalla forma classica (come quella qui sopra) si sono inventate anche forme e decorazioni diverse, i materiali variano dal legno laccato nero con il sigillo di famiglia, ad altri piu elaborati con intarsi in avorio ecc.


Solitamente i netsuke sono intagliati nell’avorio: le piccole dimensione ne fanno un’arte difficile, ognuna di esse rappresenta davvero un’opera d’arte in miniatura. Immaginate la pazienza di un intagliatore per scolpire tutti i dettagli, senza dover compiere il minimo errore, perché – come si sa – nella scultura ciò che si toglie non può essere rimesso. 



Una vasta collezione di inro e netsuke è presente qui in Italia, precisamente al Museo di Arte Orientale Cà Pesaro di Venezia, che contiene una delle più importanti collezioni mondiali di arte giapponese del Periodo Edo.


Scritto da Yuki Sakuma il 13 febbraio 2009 nelle categorie: Giappone

http://www.nanoda.com/artigianato-giapponese-inro-e-netsuke-dei-piccoli-capolavori/



Le Tavole  sopra postate sono di mia proprietà





5 commenti:

  1. Mi piacerebbe avere un vero inro, sono oggetti di artigianato molto curati, spesso laccati e con cesellature smaltate o dorate.

    RispondiElimina
  2. Un inro completo del suo netsuke, magari appartenuto ad un vecchio samurai, piacerebbe anche a me averlo ... costerebbe un occhio però! Credo invece di avere un Netsuke, di avorio. Ho sempre pensato fosse un grosso bottone per via di due fori paralleli, invece ora, guardandolo meglio potrebbe proprio essere un netsuke anche per via della figura umana giapponese mentre tira mi pare un carrettino a forma di botte. Ma non credo valga gran che, anche se è intagliato e di avorio. Ciao e grazie.

    RispondiElimina
  3. sono dei veri gioielli!mi piacerebbe averne qualcuno da usare come cammeo per una collana.

    RispondiElimina
  4. @Anonimo ... forse, potresti mettere una pulce (laccata) nell'orecchio di tuo marito ...?! Ahahahah

    RispondiElimina
  5. ...che MERAVIGLIA !!!!
    ...mi ero persa questa Meraviglia.
    grazie.

    ...pulce laccata anche per mio marito...;)))
    ciaoooo Vania

    RispondiElimina

La moderazione dei commenti non è attivata.
Ringrazio anticipatamente per la Vostra gradita visita e per le Vostre gentili parole che saranno lette con interesse e piacere.