sabato 15 dicembre 2012

LE MUMMIE DI SAVOCA - Cartolina




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Sinceramente avrei qualche remora ad inviare questa cartolina ... neppure durante Halloween!
... a dire il vero, neanche questo sarebbe il periodo ideale per mostrarla ...!









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Sàvoca


“Supra na rocca Sauca sta, setti facci sempri fa”                                
















Savoca è un comune di 1.675 abitanti della provincia di Messina.
Il capoluogo comunale si trova a 303 metri s.l.m. e conta 106 abitanti. La maggior parte della popolazione abita le frazioni di Rina (498 abitanti) e San Francesco di Paola (407 abitanti) che si trovano nei pressi della Fiumara d’Agrò nell’omonima valle.

Curiosità;

Questo piccolo borgo ottiene notorietà con il film “Il padrino” del 1972 di Francis Ford Coppola (ancora oggi è presente il piccolo bar dove il personaggio interpretato da Al Pacino incontra il padre della futura sposa). Qui e nel vicino paese di Forza d’Agrò vennero girate gran parte delle scene “siciliane“.

Savoca e il “il padrino”

Nel 1971 Francis Ford Coppola ha scelto Savoca per girare alcune scene del celebre film “Il Padrino“, con la colonna sonora che Nino Rota compose ispirandosi a questi luoghi. Grazie al film, celebre in tutto il mondo, Savoca balzò agli onori del grande schermo con la presenza in paese di attori famosi quali Al Pacino, Simonetta Stefanelli, etc. La troupe cinematografica rimase a Savoca per diverse settimane immortalando i suoi angoli più suggestivi. Principalmente le scene sono state girate nella chiesa di S. Lucia (dove si celebrano le nozze tra Michael Corleone e Apollonia) e nel Bar Vitelli, che è stato oggetto di diverse scene e che oggi espone al suo interno numerose testimonianze, anche fotografiche, della lavorazione del film. Un piccolo museo che vale la pena di visitare.






CRIPTA : le mummie di Savoca



Costruita nella seconda metà del 1600, essa racchiude 32 corpi mummificati del XVII e XVIII sec., di cui 17 posti nelle nicchie, negli abiti della loro epoca; altri 15 corpi sono collocati in casse e sarcofagi di fattura artigianale.





Il primo corpo mummificato, identificato con certezza, risale al 1776; la bara più recente è del 1876. I corpi in questa cripta appartengono a preti, abati, poeti, giudici e per alcuni di essi sono noti la vita e le opere. Il procedimento di mummificazione (che durava 60 giorni), era detto “dell’essiccazione naturale” e consisteva prima nel cospargere la salma di sale e aceto, e poi nel distenderla nei sotterranei della Chiesa Madre dove, sfruttando il gioco delle correnti d’aria, avveniva la naturale essiccazione del corpo. Qui Link    


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Le mummie di Savoca (Messina, secoli XVIII-XIX)
nel contesto archeologico e paleopatologico della Sicilia :
uno studio preliminare.



Lo Gerfo L.M. (1)
Via C. Colombo n°65, 95027
San Gregorio di Catania (CT), Italia, luisa.logerfo@hotmail.it



Sommario

Oggetto specifico del mio studio sono state le mummie custodite nella cripta della chiesa di San Francesco, a Savoca (Messina, sec. XVIII-XIX), finora pochissimo studiate, prevalentemente dal punto di vista storico, sulle quali peraltro non esiste una documentazione bibliografica che esuli dall'interesse erudito o dalla curiosità intellettuale di qualche cultore locale. L’indagine, condotta attraverso lo studio della bibliografia esistente e di campioni significativi delle mummie stesse, vuole offrire, attraverso la ricognizione e la schedatura dei reperti, una sintesi dei risultati dedotti dalla ricerca.
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(...) Il numero delle mummie che la cripta ospita è imprecisato. Allo stato attuale, infatti, non è possibile definirlo con esattezza, dal momento che la loro collocazione è il risultato di una sistemazione approssimativa compiuta tra gli anni Cinquanta e Sessanta, per un maldestro tentativo di sfruttarle economicamente come richiamo turistico. Nella ipotesi minimale, è probabile che sicuramente 17 mummie erano collocate nelle nicchie, in piedi, 5 in teche di vetro, 11 in casse funebri, variamente collocate all’interno della cripta stessa. Nella risistemazione alcune delle mummie custodite nelle casse furono trasferite nelle nicchie, rimaste vuote a causa del deterioramento prodotto dal tempo e dall’incuria[6]. L’operazione, deprecabile dal punto di vista culturale, spesso compiuta in modo approssimativo, in qualche caso costringendo a forza i corpi nello spazio ristretto delle nicchie, o allacciandoli in modo rudimentale perché stessero in piedi, si sarebbe protratta per qualche decennio[7]. Attualmente, sommando ai 16 corpi delle nicchie, i 5 riposti nelle teche di vetro e i 12 che dovrebbero essere contenuti nelle casse funebri, il totale delle mummie sarebbe 33. Ma è certamente inferiore alla somma dei rispettivi alloggiamenti, dal momento che un certo numero di casse sono sicuramente vuote. Va aggiunto inoltre che alcuni cognomi riportati sui cartigli apposti nell’ultima sistemazione si riferiscono, talora, a personaggi mai esistiti o alcuni nomi sono inesistenti, altri, infine, sono di personaggi appartenenti a famiglie sicuramente sepolte in altre chiese di Savoca. (...)
Qui Link



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La Cartolina postata è di mia proprietà, probabilmente stampata negli anni '60.


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11 commenti:

  1. una volta ho conosciuto un signore che, da bambino, era stato condotto in un luogo del genere dalla nonna pia donna di chiesa (ma non molto pratica di cose inadatte ai bambini.) A distanza di decenni il signore ne era ancora terrorizzato

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    1. ... spero non sia stato così traumatizzato da andare poi a caccia di zombi!

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  2. brrr... davvero impressionanti. Qui da noi c'è Oetzi, la mummia trovata sul Similaun, vecchia di circa 5mila anni e conservata in ambiente sterile e a temperatura controllata... Quando l'ho vista la prima volta mi è venuto istantaneo pensare "poverino"!...
    Un saluto caro :-)
    Loredana

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    1. I dindini spesi per SKY (solo)certe volte valgono la spesa ... di Oetzi (Ozzi) hanno detto e documentato quasi tutto ed io, piacevolmente curiosa, me ne sono fatta una cultura! Anche io ho detto: "poverino" ... beccarsi una freccia mortale in cima al mondo ...! Le autorità hanno stabilito a chi appartiene Oetzi?
      Un abbraccio:-)))

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  3. Ciao, bè è un po' impressionante ma molto interessante. Ho visto una cosa del genere a Palermo.
    Ciao, buon fine settimana.
    Antonella

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    1. Buon fine settimana anche a te cara Antonella. Ciao

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  4. Se torno in Sicilia, questo paese non posso non andare a vederlo.

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    1. Credo ne valga proprio la pena! Però tu hai visto le "gole dell'Alcantara" ... che io purtroppo mi sono persa!

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  5. ...ciao Serena, spero tu non sia necrofila:.:-) a parte l'ironia, io proprio non sapevo di questa tetra poesia illustrata, non si finisce mai di conoscere..ti ringrazio per il percorso storico descritto di cui ero all'oscuro...in quanto al periodo, ti rammento che fra 15 giorni ricorre la santa natività, cosa hai in mente di postarci?....con sincero affetto..

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  6. Un giorno vorrei visitare questo paese...

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  7. bellissimo il filmato sul micetto che va a svegliare ... e poi si abbandona totalmente alle coccole. Non riesco a smettere di rivederlo. Anch'io ho una micetta di 12 anni completamente nera, una furia. Ma con me una dolcezza infinita, gli posso fare tutte le torture che voglio, così impara a comandarmi a bacchetta! già perchè comanda lei! io sono la sua servetta!

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Ringrazio anticipatamente per la Vostra gradita visita e per le Vostre gentili parole che saranno lette con interesse e piacere.