martedì 18 ottobre 2011

ANTICHE MINIATURE ASIATICHE Moghul - 2

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... Segue


Purtroppo, queste altre delicate miniature sono prive di qualsiasi riferimento.
Confrontandole con le precedenti, azzarderei l'attribuzione anche di queste, al  XVII secolo perchè simili. Comunque, continuerò nella ricerca e le informazioni ottenute le inserirò nel contesto.








L'uccello Garuda

Nella Religione indù è l'Aquila gigantesca dal busto d'uomo, re degli uccelli e cavalcatura del dio Visnù.
Questo uccello è in eterna lotta con i serpenti ed è il rapitore dell'ambrosia che reca agli dei come cibo.











L' arte pittorica moghul

L'ERA DI AKBAR 1556-1605

Akbar era analfabeta e desiderava conoscere il contenuto dei libri attraverso le loro illustrazioni. Dunque ogni miniatura era per l'imperatore un libro in sè, non gradiva le rappresentazioni fantasiose e i suoi artisti dovevano produrre immagini aderenti ai fatti, a prescindere dal tema del testo, fosse mitologico, religioso, fantastico o storico.

L' autenticità del fatto dipinto si estese a molte altre dimensioni, che le cronache scritte ignoravano; l'autobiografia del nonno, Babur, che aveva passato il suo tempo in India in sella a combattere, divenne nell' Atelier di Akbar un affresco sugli usi della società, della corte, sulle visite ai luoghi santi, sulla costruzione di fortificazioni, sulle conversazioni e riunioni del primo Moghul, molto più che sulle battaglie, sui massacri e le violenze che gli scritti riportavano.
Scopriamo così com'era la natura dei luoghi, le tecniche di guado dei fiumi, le pratiche mercatali, il protocollo delle visite a corte, gli abiti cerimoniali, i colori ed i costumi in voga, gli animali e così via.
L' intero scenario contemporaneo appare nella percezione che ne ebbero gli artisti dell' epoca e l' imperatore stesso, offrendo uno straordinario apporto alla conoscenza del momento storico.










Todi Ragini evoca sia amorevole tenerezza che tristezza, di solito è rappresentata da una giovane donna appoggiata a un albero a sognare ad occhi aperti il suo amore assente.

Qui, Todi Ragini è una donna con l'henné sulle unghie, che tiene nelle mani un liuto indiano, mentre cammina in una radura della foresta di alberi in fiore.
Questo Ragini personifica la solitudine: la musica lamentosa della donna, ha attirato cervi e uccelli, per lo più in coppia, ma lei è solitaria.

Il termine "pittura Rajput" si riferisce a miniature indiane fatte per il Rajput, il gruppo indù paragonabile ai feudatari del medioevo dell'Europa. Le Corti Rajput avevano creato una scuola di pittori; quest'ultimi, raccontavano dipingendole, le attività della nobiltà: gesta amorose, spedizioni di caccia, e festival, nonché leggende della mitologia indù. I dipinti sono stati utilizzati per illustrare libri importanti, che nel tempo sono stati smontati e le loro pagine disperse.

Una serie Ragamala (tradotto letteralmente "una ghirlanda di melodie [ raga / Ragini ] è un insieme di 36 dipinti che sono interpretazioni visive di modi musicali indiani. Ogni modalità esprime un certo stato d'animo ed emozioni.

http://www.english.imjnet.org.il/htmls/popup.aspx?c0=13363&bsp=13281












L' ERA DI JAHANGIR 1605 - 1627


L'amore per l'arte di Jahangir non fu minore di quello di Akbar, e quello per il realismo fu anche maggiore. In qualità di principe ribelle, Jahangir istituì il suo proprio Atelier indipendente ad Allahabad, molto prima di conquistare il trono moghul, dove lavorarono al suo servizio due artisti persiani, padre e figlio, che operavano secondo lo stile piatto e altamente decorativo della terra natale. Una volta asceso al trono, Jahangir incoraggiò gli artisti del suo Atelier a sviluppare uno stile proprio e ad occuparsi del genere che più congeniale fosse loro.

I grandi volumi di produzione collettiva di Akbar non erano però ciò che l'imperatore desiderava: preferì un minor numero di illustrazioni prodotte singolarmente da un artista specializzato, che poteva firmare la sua opera, e ampliò notevolmente il numero di soggetti. I ritratti, i passatempi di corte, le scene riprodotte dall' arte europea, ma soprattutto studi naturalistici su uccelli, fiori e animali. Qualunque oggetto o forma colpisse lo sguardo dell' imperatore, veniva riprodotto minuziosamente dagli artisti, che sempre lo accompagnavano. La miniatura che rappresenta fra altre specie il Dodo, (raphus cucullatus) uccello non volatile estinto alla fine del XVII secolo, è la più fedele immagine esistente al mondo. Fu portato vivo a Jahangir da un visitatore straniero e l'imperatore ne ordinò la riproduzione pittorica.
Il ritratto rappresenta un'altra caratteristica dell'epoca di Jahangir, del suo amore per la registrazione fedele della vita e del mondo. Notoriamente l' Islam non approva la ritrattistica e nemmeno Akbar la incoraggiò. Ma Jahangir infranse il tabù, poichè senza il ritratto la bellezza o il ricordo di essa non poteva essere conservata.
Pazzo d'amore per la sua regina Nur jahan, luce del mondo, la fece ritrarre, fece ritrarre i saggi sufi o gli uomini santi che incontrò nella sua vita e ne appese le immagini nelle sale reali. Commissionò anche immagini fantasiose, apparentemente.




 
 
 






L' ERA DI SHAH JAHAN 1627-1658


La passione di Shahjahan fu l' architettura, più che l'arte della miniatura, ma l' imperatore mantenne tanto gli Ateliers di corte, che anzi moltiplicò di numero, quanto l'amore per il realismo. Furono molto apprezzati i ritratti altamente ornati e somiglianti.
L' enfasi fu posta sulle scene di corte, celebrazioni speciali e passatempi; non si vedono mai battaglie ma solo lusso e gioia di vivere e soprattutto ritratti del sovrano, prodotti quasi in serie ed esportati persino in molte corti europee.
E' comprensibile, poichè l'eredità imperiale di Shahjahan fu la più ricca della dinastia moghul e nessun imperatore in India, prima o dopo di lui, ebbe a disposizione simili ricchezze che, sfortunatamente per i suoi contemporanei ma fortunatamente per noi, dilapidò in gran parte con le sue grandiose e magnifiche costruzioni, la più celebre della quali è il magnifico Taj Mahal.
http://www.guidaindia.com/index.php?option=com_content&view=article&id=290&Itemid=61

















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Il termine miniatura dal XVII secolo ad oggi indica qualunque tipo di pittura in piccolo o in senso lato ogni oggetto di minuscole dimensioni quali magari bottigliette porcellane o argenti. Ma in questa sede  useremo il termine miniatura nel più ristretto significato di dipinto di piccole dimensione, per convenzione non superiore ai 20 cm sia in altezza sia in larghezza, eseguito su svariati materiali. .....
http://www.miniaturarte.com/miniature1/







N°  17/17 Tavole                                                                  Fine

Le 17 Miniature (Riproduzioni) postate, sono di mia proprietà




1 commento:

  1. Ciao Serena, sono Elena, pittrice. Mi piace molto il tuo blog, anch'io amo la natura e la pittura orientale
    Forse puoi aiutarmi: sto utilizzando un'immagine di un libro sulla pittura moghol e solo conservo una fotocopia di questo libro é una miniatura del secolo scorso che rappresenta la preghiera del Dio Sole con una donna che fa una offerta versando l'acqua con un recipiente in un fiume avrei bisogno del riferimento bibliografico per un progetto universitario se mi mandi un mail al mio alicefenice@gmail.com ti posso mandare l'immagine , magari tu sapessi di che libro fa parte ( il testo é in Italiano )
    Un saluto
    Elena

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