domenica 15 aprile 2012

CARROZZE, COCCHI, BIGHE - Cartoline

***





Sicuramente l'invenzione che ha stravolto le sorti della civiltà umana, e che ha permesso a livello tecnologico di raggiungere traguardi sorprendenti, è stata l'invenzione della "ruota". 


Inventata da qualche sconosciuto, probabilmente per un caso fortuito, la ruota caratterizza completamente la nostra vita, e la ritroviamo direttamente o indirettamente all'interno degli oggetti che ci circondano o delle cose che facciamo. Anche se un oggetto non contiene ruote, ovvero ingranaggi, probabilmente è stato creato con utensili che li contengono e trasportato magari grazie a mezzi di locomozione che la utilizzano.


La ruota infatti nasce proprio per il trasporto. Prima di essa venivano utilizzate probabilmente delle slitte, che in seguito venivano fatte scorrere su dei tronchi d'albero utilizzati come rulli.
Da quel punto il passo che portò ad inserire un perno al centro di un disco di legno fu breve.
Stiamo parlando di circa 6000 anni fa, e ne abbiamo trovato rappresentazione in un mosaico che raccontava di carri di un'arcaica civiltà della
Mesopotamia, l'attuale Iraq.


Soltanto nel 100 a. C. i Celti, una popolazione nordeuropea, inventò il cuscinetto (uno strato di legno o bronzo) per rendere più agevole la rotazione.
Il carro da guerra egizio, oltre a costituire un' arma micidiale, fu il primo veicolo smontabile e trasportabile, ma chi fece gran uso dei carri furono i Romani.


I romani avevano tre tipologie di veicoli: i cocchi (per massimo due persone), le diligenze (per un gruppo di persone), ed i carri per le merci.


I cocchi più diffusi venivano chiamati "currus": quando avevano due cavalli prendevano il nome di bighe, con tre cavalli trighe, a quattro quadrighe. La versione più lussuosa si chiamava "carpentum".


Tra le diligenze più diffuse, che si chiamavano "reda o raeda" ed avevano quattro ruote; interessante notare come ce ne fossero alcune a noleggio che si chiamavano "redae meritorie".


Viaggiavano all'interno di strade lastricate a volte all'interno di due solchi.


I carri venivano costruiti e riparati dal carradore o carpentiere . Carpentarium, dal latino tardo, significa costruttore del carro (il carpentum appunto) .


Dopo l'anno mille con l'urbanesimo e la crescita demografica, la costruzione di carri diventa sempre più importante.


I carradori erano i costruttori di carri ma soprattutto di ruote, in quanto esse erano la parte più importante del carro poiché su di esse ricadevano tutte le sollecitazioni del fondo stradale ancora molto disconnesso.


Tra il Cinquecento ed il Settecento importanti modifiche innovative vennero apportate alle carrozze, al fine di migliorarne il comfort, perfezionando interni e sospensioni, ma soprattutto con l'intento di renderle autonome dai cavalli.
Qui Link




*



























































































***

Le 10 Cartoline postate, del 1960, sono di mia proprietà




5 commenti:

  1. Immagini magnifiche, Serena.

    RispondiElimina
  2. Mai un post banale, sempre affascinanti, come questo! E le tue collezioni di cartoline... sono sempre belle!!

    RispondiElimina
  3. Cartoline meravigliose. Ottima il lavoro e la ricerca svolta. Ciao Aldo

    RispondiElimina
  4. ciaol..che belle immagini, interessante sempre la tua spiegazione....ciao...buona giornata..luigina

    RispondiElimina
  5. Grazie per la visita e le lusinghiere parole lasciate. A tutti il mio abbraccio.

    RispondiElimina

La moderazione dei commenti non è attivata.
Ringrazio anticipatamente per la Vostra gradita visita e per le Vostre gentili parole che saranno lette con interesse e piacere.