Commento di Rodolfo De Mattei (1955)
Biografia http://it.wikipedia.org/wiki/Ettore_Roesler_Franz
..........Ettore Roesler Franz (Roma, 11 maggio 1845 – Roma, 26 marzo 1907) è stato un pittore italiano. Ettore Roesler Franz, fondatore e più volte Presidente della Società degli acquerellisti in Roma, é il pittore vedutista dell'Ottocento romano che più ha esposto e si é affermato in Italia e all'estero e, secondo alcuni studiosi, può essere considerato non solo come uno dei più validi esempi del filone del Realismo del tardo Ottocento, ma come uno dei migliori acquerellisti italiani di ogni tempo.......
........Nasce a Roma l'11 maggio 1845 da Luigi e Teresa Biondi, mentre la sua famiglia di origine tedesca si era trapiantata a Roma all'inizio del Settecento, proveniente dai Sudeti, sistema montuoso al confine tra la Germania, la Polonia e la Repubblica Ceca (e non dalla Svizzera come spesso é stato inesattamente scritto). A dispetto di un cognome straniero era, quindi, romano ormai da più generazioni. La famiglia Roesler Franz, che nella capitale aveva fondato il celebre hotel d'Allemagne, tra via Condotti e Piazza di Spagna (vi furono ospitati, tra gli altri, Stendhal, Luciano Bonaparte, Thackeray, Wagner, Winckelmann e Goethe) si era poi imparentata con le più antiche famiglie aristocratiche della città e fu persino citata in alcuni sonetti di Giuseppe Gioachino Belli..........
.......A partire dal 1878, per una ventina d'anni, Ettore Roesler Franz si aggira con pennelli, cavalletti e macchina fotografica (fu uno dei primi pittori al mondo a servirsi di questo nuovo mezzo per meglio focalizzare tutti i particolari delle sue vedute e ritrarre i suoi personaggi quasi sempre nelle loro funzioni più umili) per vicoli e cortili, strade e piazze della capitale, prima che Roma venisse in gran parte spazzata a raso dai demolitori e costruita a misura dalle immobiliari piemontesi.......
N° 24/24
Con gratitudine, ringrazio e saluto tutti coloro che sono venuti a farmi visita.
Per me la luce che splende al centro del dipinto è l'anima di questa rappresentazione così triste e funesta.
RispondiEliminaCiao Serena,
Grazie della visita.
Gabriella