lunedì 31 ottobre 2011

HALLOWEEN!

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benvenuti: dolcetto e scherzetto!


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Fotomontaggio di Serena Bucci


giovedì 27 ottobre 2011

L'INVERNO NELLA PITTURA


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 Brrrrrrrrrr! ... Sento già freddo adesso al solo pensiero dell'inverno!
"L'Inverno nella Pittura" è la dicitura a margine delle stampe qui inserite.


































































Le 6 Tavole postate sono di mia proprietà



martedì 25 ottobre 2011

"PITTORI d'OGGI" - Prima metà del '900

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"Pittori d'Oggi" -  così recita la didascalia a tergo di ognuna di queste 8 Tavole  del 1950, riproduzioni di opere di Artisti, attivi già dalla prima metà del '900.






Dora Tosi                                                                                         Anguillara Sabazia (1950)


Dora Pescettiin arte Dora Tosi, pittrice ... nessun'altra indicazione trovata a completamento del suo profilo artistico. 

Nel luglio 2012, sono riuscita a risalire e pubblicare la sua biografia.
Qui Link 





E. Fantuzzi                                                         Venditrice di cozze


Fantuzzi, Eliano. - Pittore italiano (Verona 1909 - Roma 1987). È stato a lungo a Parigi e, dal 1945, si è stabilito a Roma; la sua pittura risente, nell'impostazione cromatica e nella tematica, della "scuola romana" pur con accenti inconfondibilmente veneti; ha prediletto effetti notturni.
www.treccani.it/enciclopedia/eliano-fantuzzi


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Giovane e talentuoso, a sette anni dipinge un grande quadro rappresentante Muzio Scevola che si bruciava la mano, lui stesso dirà in seguito che ciò che allora vedeva come un gioco, la pittura, lo accompagnerà per tutta la vita. A 15 anni dopo il Ginnasio, frequenta il Liceo Artistico di Verona e dopo un anno fu promosso e giudicato idoneo alla locale Accademia.
Durante gli studi sogna Parigi e gli Impressionisti, Mont – Martre e la vita boemienne e nel 1924 finalmente si trasferisce nella capitale francese. A Parigi organizza le sue prime mostre, lavora come cameriere e come facchino, conosce Pablo Picasso e George Braque, attraversa alterne fortune e diventa amico di Matisse e di Chagal. Nel 1939 si arruola nell’esercito francese, dopo essere diventato uno degli artisti più richiesti di Parigi............

La sua vicenda pittorica è in parte paragonabile a quella di uno dei maggiori artisti del mondo, Giorgio De Chirico. De Chirico e Fantuzzi sono i due artisti più falsificati d’Italia e per entrambi vale la supposizione che se avessero dovuto dipingere tutte le opere, oggi recanti la loro firma avrebbero dovuto vivere più di mille anni. Fra alcuni anni si costituirà sicuramente un centro di studi dell’opera di Fantuzzi, una Fondazione che provvederà, come nel caso di De Chirico, a far diventare opere d’arte tutte le infinite imitazioni che girano con la presupposta firma di Eliano Fantuzzi. Minor fortuna ha però avuto Fantuzzi nel mercato artistico, di De Chirico.
Nel 1959, si tenne una mostra alla Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, i cinque quadri esposti da Eliano Fantuzzi furono venduti a circa seicentomila lire ciascuno e quindi oggi, proporzionando l’ attuale potere d’acquisto dell’euro, i suoi dipinti si dovrebbero vendere a delle cifre molto più importanti, di quelle a cui vengono trattati, non sempre quindi la qualità viene premiata dal mercato, anche se nelle quotazioni del Maestro veronese ha molto influito la sua personale vicenda e il suo atteggiamento nei confronti dei plagi e dei falsi che si trovano in circolazione. Si racconta che negli anni sessanta, Eliano Fantuzzi era orgoglioso e ingenuamente si beava di essere copiato, come se ciò rappresentasse un premio alla bravura o alla fama acquisita, in seguito ciò è divenuto per la sua arte, una vera punizione. Pochi sono i pittori che possono vantare altrettanta notorietà.
http://www.tuttarteonline.it/cartelle/rubriche2/GliartistiDimenticati/rubricheartisti/fantuzzi/fantuzzi.htm










Renato Guttuso                                                         Cortile romano



Renato Guttuso all'anagrafe Aldo Renato Guttuso (Bagheria, 26 dicembre 1911 – Roma, 18 gennaio 1987) è stato un pittore e politico italiano.


Figlio di Gioacchino, agrimensore e acquerellista dilettante, e di Giuseppina d'Amico - che preferiscono denunciare la nascita a Palermo il 2 gennaio 1912 per contrasti con l'amministrazione comunale di Bagheria dovuti alle idee liberali dei coniugi - il piccolo Renato manifestò precocemente la sua predisposizione alla pittura.

Influenzato dall'hobby del padre e dalla frequentazione dello studio del pittore Domenico Quattrociocchi e della bottega del pittore di carri Emilio Murdolo, il giovane Renato iniziò appena tredicenne a datare e firmare i propri quadri. Si tratta per lo più di copie (paesaggisti siciliani dell'Ottocento ma anche pittori francesi come Millet o artisti contemporanei come Carrà), ma non mancano ritratti originali. Durante l'adolescenza iniziò anche a frequentare lo studio del pittore futurista Pippo Rizzo e gli ambienti artistici palermitani. Nel 1928, appena diciassettenne partecipa alla sua prima mostra collettiva a Palermo.......
http://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Guttuso








S. Monachesi                                                                                                                Muri ciechi




Sante Monachesi (Macerata, 1910 – Roma, 1991) è stato un artista, pittore e scultore italiano, fondatore nel 1932 del "Movimento Futurista nelle Marche".
Studia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Negli anni trenta abbraccia il futurismo con figurazioni spiraliche e diagonali in pittura e scultura, sperimentando gli allumini a luce mobile.

Figura di spicco dell'aeropittura nel 1936 partecipa alla Biennale di Venezia e nel 1937 all'Esposizione Universale di Parigi.................
http://it.wikipedia.org/wiki/Sante_Monachesi












M. Mafai                                                                                       Fiori




Mario Mafai (Roma, 12 febbraio 1902 – Roma, 31 marzo 1965) è stato un pittore italiano, iniziatore, nel 1929, con Scipione (Gino Bonichi) e Antonietta Raphaël, di un gruppo artistico che venne detto "Scuola romana".
Lasciò presto la scuola regolare per frequentare, con Scipione, la Scuola libera del nudo all'Accademia di belle arti di Roma.

La sua carriera e la sua poetica rimasero molto legate a Roma, sia nei temi che negli studi che nelle frequentazioni: la formazione di Mafai in quegli anni si costruì soprattutto nelle gallerie e nei musei romani e nella biblioteca di Storia dell'arte di Palazzo Venezia..............
http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Mafai













Eva Fischer                                                             Notte di Procida


Eva Fischer (Daruvar, 1920) è una pittrice croata naturalizzata italiana, che dal termine della Seconda guerra mondiale vive a Roma.

Negli anni precedenti la guerra, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Lione poi raggiunse la famiglia a Belgrado in tempo per subire i bombardamenti nazisti sulla città (1941).......
......
Nel 1992 Ennio Morricone le dedicò un CD di 12 brani, intitolato A Eva Fischer Pittore.

Nel 2008 il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica.
Tanti sono i premi vinti ed i traguardi raggiunti. Diverse sue opere fanno parte di collezioni internazionali pubbliche e private.
it.wikipedia.org/wiki/Eva_FischerCopia cache - Simili











G. Omiccioli                                                                  Aurelia Antica




Giovanni Omiccioli  (Roma, 1901 - 1975)
Si avvicina presto alla pittura grazie alla conoscenza degli artisti che frequentano la bottega in via Margutta del padre Abilio, imballatore. Qui Omiccioli incontra Scipione e Mafai, al quale si lega di solida amicizia; i due artisti, oltre a Depero, Carena, De Pisis, Ferrazzi e Spadini, lo sproneranno più volte a dipingere. Compie gli studi artistici a Roma e dal 1928 aderisce alla Scuola Romana, condividendo con gli altri l’angoscia dell’artista costretto a lavorare sotto il regime fascista. La sua attività pittorica inizia nel 1934; pochi anni dopo, nel 1937, presenta tre opere alla IV Mostra del Sindacato Fascista di Belle Arti. Dello stesso anno è la sua prima personale alla Galleria Apollo di Roma.........
http://www.appuntiallostadio.com/biografie/omiccioli.html










U. Attardi                                                                                                          Tramonto romano




Ugo Attardi (Sori, 12 marzo 1923 – Roma, 21 luglio 2006) è stato un pittore, scultore e scrittore italiano.
Nasce in provincia di Genova. Il padre, sindacalista e componente attivo nella 'Federazione dei Marittimi', originario di Santo Stefano Quisquina, piccolo borgo in provincia di Agrigento, fu costretto dal regime fascista a lasciare la Liguria per tornare in Sicilia. Trasferitosi insieme alla famiglia a Palermo, incuriosito dalla pittura e dalle sue tecniche, fin da piccolo (nel tempo libero aiutava lo zio paterno, vecchio pittore di ritratti e paesaggi) inizio' a frequentare l'Accademia di Belle Arti e successivamente la facoltà di Architettura. Nel 1945 si trasferisce a Roma, ospitato da Pietro Consagra, a sua volta ospite di Renato Guttuso e frequenta la trattoria Fratelli Menghi, punto d’incontro per registi, sceneggiatori, poeti e pittori quali Emilio Vedova, Mario Mafai, Pericle Fazzini, Corrado Cagli, Antonello Trombadori, Antonio Corpora, Piero Dorazio. ......................

http://it.wikipedia.org/wiki/Ugo_Attardi







Le Tavole postate sono di mia proprietà.




domenica 23 ottobre 2011

XILOGRAFIA POLICROMA GIAPPONESE ... della MEDICINA CINESE


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Xilografia Policroma Giapponese
rappresentante lo schema splancnologico
tradizionale della Medicina Cinese.



Beh, anch'io non ho capito bene ... però mi è piaciuta molto questa stampa xilografica policroma su pergamena.
Purtroppo, non sono riuscita a risalire al periodo della produzione.













Particolari


















Xilografia:

Dal greco "xilon", legno e grafo, scrivo, incido.

Per l'incisione su legno della xilografia, vengono usati principalmente alberi da frutto (pero, ciliegio, melo) o altri alberi di maggiore durezza (corniolo, sicomoro, bosso).
La tecnica si distingue in legno di filo e legno di testa. Si incide la tavoletta con strumenti adatti quali scalpelli, lame...
Il procedimento viene eseguito con un torchio tipografico oppure a mano, premendo sulla carta precedentemente inchiostrata con un rullo: le parti scavate resteranno bianche, mentre le parti in rilievo verranno impresse sul foglio.
http://www.incisionearte.it/xilografia




Xilografia Giapponese
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V’è poi da dire che la xilografia finale non era altro che il prodotto di un lungo e ben organizzato lavoro d’équipe: l’editore commissionava l’opera all’artista, che ne eseguiva il disegno s’un foglio di carta. Questo passava poi alla bottega dell’incisore, che, lavorando su tavole solitamente di ciliegio, ed affidando le parti marginali agli apprendisti, rendeva in rilievo le linee disegnate dall’artista. La matrice così incisa passava poi alla bottega dello stampatore, che, dopo aver fatto visionare delle prove in bianco e nero all’artista, su indicazioni di quest’ultimo eseguiva le tirature a colori, naturalmente uno per volta, iniziando dalle linee di contorno per poi passare ai colori più tenui, giungendo a realizzare anche 200 esemplari giornalieri. ....
http://www.questotrentino.it/qt/?aid=8824





L'anatomia secondo la medicina cinese


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Secondo l'anatomia cinese, il corpo umano è strutturato in cinque organi pieni (zang): Cuore (xin), Polmoni (fei), Reni (shen), Milza-Pancreas (pi), Fegato (gan) e cinque visceri cavi (fu): Intestino crasso (dachang), Stomaco (wei), Intestino tenue (xiaochang), Vescica (pangguang), Cistifellea (dan), e fondato su una funzione metabolica denominata "Triplice Riscaldatore" (sanjiao); quest'ultimo è considerato il sesto viscere, non ha una sua struttura anatomica, ma è un viscere/funzione, in rapporto con gli altri che sono sotto la sua direzione/protezione.

Organi (Yin) e visceri (Yang) sono tra loro dipendenti e complementari: ciascuno di essi rappresenta un "insieme energetico" e ricopre funzioni specifiche.

Gli Organi (Zang-Fu)

Organi yin

il Cuore e Pericardio: "il Cuore comanda il Sangue e lo Shen. Inoltre è la casa dello Shen". "Il Cuore si apre nella lingua; la sua luminosità si mostra nel viso". È sede dello spirito vitale (Shen), comprende l'apparato cardiovascolare, permette all'individuo di essere cosciente di sé e di determinare il suo posto nell'universo determinando i corretti andamenti esistenziali;

I Polmoni: "I Polmoni comandano al qi." "I Polmoni muovono e regolano i canali dell'acqua". "I Polmoni comandano la superficie del corpo". "I Polmoni si aprono nel naso". I Polmoni governano l'insieme del sistema respiratorio, naso, trachea e bronchi, e la funzione cutanea (epidermide e peli corporei), sono artefici della capacità introspettiva. È sede dell'anima corporea (Po);

il Fegato: "Il Fegato comanda il flusso e la distribuzione". "Il fegato immagazzina il Sangue". "Il fegato comanda i tendini e si manifesta nelle unghie". "Il fegato si apre negli occhi". È sede dell'anima eterea (Hun), sovraintende alle implicazioni metaboliche e vascolari della ghiandola, determina nell'individuo la capacità decisionale e strategica;

la Milza: La Milza comanda le trasformazioni ed il trasporto". "La Milza comanda il movimento ascendente di ciò che è puro". "La Milza governa il Sangue". "La Milza comanda muscoli, carne e i quattro arti". "La Milza si apre nella bocca". È sede del pensiero (Yi), determina la capacità cogitativa e memorizzatrice e guida anche le funzioni pancreatiche e il sistema linfatico;

I Reni: "i Reni immagazzinano lo Jing (l'Essenza)". "I Reni comandano l'Acqua". "I Reni comandano le ossa". "I Reni producono il midollo". (I Reni immagazzinano lo Jing >>> lo Jing produce il midollo e di conseguenza l'encefalo >>> il midollo crea e sostiene le ossa). Sono la sede dello Zhi, della volontà, del vigore fisico e del centro genitale, regola la funzione urinaria e quella endocrina delle ghiandole surrenali e delle gonadi;

il Triplice Riscaldatore è in rapporto con gli altri organi e visceri, che agiscono sotto la sua protezione e direzione.

Il continuo e stretto legame di interdipendenza tra organi e visceri viene assicurato dall'energia che circola attraverso i meridiani e si distribuisce nel corpo secondo cicli definiti, dagli organi pieni ai visceri cavi, parte dalla periferia e parte dall'interno; lungo il tragitto dei meridiani emergono sulla superficie della pelle centinaia di punti particolari, ognuno in relazione diretta con un insieme di cellule, una funzione del corpo, un organo o un'emozione, e che possono essere stimolati con l'agopuntura.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Medicina_tradizionale_cinese


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La stampa su pergamena, sopra postata, misura 39,5x23 cm ed è di mia proprietà. E' una riproduzione della prima metà del '900.




mercoledì 19 ottobre 2011

PASOTTI BERNARDO - Pittore Naif


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Ecco, con dipinti di questo tipo mi tappezzerei non solo una stanza ma tutta la casa.
Passerei  giornate intere a rimirare queste bellezze, questa pittura Naif  "costituita da un'esecuzione elementare e semplice, che racconta in modo fiabesco scene di vita quotidiana, con un ricco accostamento di colori, usati generalmente puri". 

Il termine Naif è una parola francese che corrisponde all'italiano "ingenuo", "primitivo".
In Arte il termine Naif si riferisce ad un atteggiamento estetico-espressivo dell'artista nei confronti dell'opera e spesso indica una produzione non sorretta da una vera e propria formazione professionale o comunque scolastica. L'opera dell’artista Naif è espressione di una creatività che non si colloca all'interno di correnti artistiche o di pensiero.

Bernardo Pasotti non gradì molto essere annoverato dalla critica, fra i pittori Naif, proprio perché proveniva da studi classici ed accademici: 
frequentò l'Accademia di Brera, dove ebbe come maestri il pittore Aldo Carpi e l'incisore Benvenuto Disertori*.
I suoi soggetti preferiti furono i paesaggi naturali e soprattutto le città, con particolare riferimento alle architetture.
Pasotti fu un virtuoso artista della pittura ad olio ed anche un ritrattista di grande talento.
Numerose le mostre personali e collettive, in Italia e all'estero.
I suoi quadri sono esposti in collezioni pubbliche e private in Italia, ma anche in Olanda e Francia.
Bernardo Pasotti nacque nel 1910 a Milano  dove visse sino al 5 giugno del 2003, data della sua morte.







B. Pasotti (1953)                                                                     Pomeriggio domenicale in provincia



Nostalgia della domenica che volge alla fine,
nel cielo che imbruna il lento ritorno al collegio.
La bimba bianca, con l'abito nuovo,
gode ancora la vanità della festa.

(Commento al dipinto di Anonimo) 




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B. Pasotti (1953)                                                                                       Milano - Largo Richini -



La strada gira in silenzio.
Suono di tacchi dal vicolo.
Un sussulto.
L'abbaino si rizza a guardare.

                                     Commento al dipinto di Eva Tea (Biella 1886 - Tregnago 1970) Storica dell'Arte








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B. Pasotti (1953)                                                                                          Monza - Una Strada -


Vi sono delle ore,
nella lunga giornata estiva,
in cui pare che una calma immobile
scenda sulla città.
In quelle brevissime ore di sosta
diventa quasi piacevole
lo smarrirsi
in qualche vecchia strada.

Commento al dipinto di Alex Visconti - (Giurista, scrittore e amante di Milano)






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B. Pasotti (1952)                                                 Roma - Piazza Navona -



Se pò fregà Piazza Navona mia
e de San Pietro e de Piazza de Spagna.
Questa nun è 'na piazza,
è una campagna,
un teatro, una fiera, un'allegria.

Commento al dipinto tratto da I Sonetti in "vernacolo romanesco" di G. Belli
(Giuseppe Gioachino Belli - Roma 1791-1863) Poeta Italiano





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B. Pasotti                                                                                                                                         Brescia - Una Piazza -



Il meriggio colora la piazza,
la fontana di vita sgocciola.
Quale mai dei Bresciani
verrà qui a rifarsi giovine?

Commento al dipinto di Giuseppe Piazzotti (?)





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B. Pasotti (1952)                                                                                                                                 Tremezzo - Villa Patrizia -



... quei declivi aspri in alto,  e poi
a mezza costa verdi di fogliami,
rallegrati da ville,
da dolci giardini cromatici.
Tutta la regione è un giardino,
nel senso magico che assume questa parola quando
indica i luoghi misteriosi della leggenda,
dal giardino biblico degli inizi del mondo
fino ai giardini incantati di Armida.

Commento al dipinto di Maurizio Barrès (scrittore italiano primi '900)






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B. Pasotti (1954)                                                                                                                                      Ferrara - Il Duomo -


Elevata contro il cielo delle giornate luminose,
la facciata di una vecchia chiesa
pare accesa "di un lume vermiglio".

Commento al dipinto di Filippo De Pisis
 pseudonimo di Luigi Tibertelli (Ferrara, 11 maggio 1896 – Milano, 2 aprile 1956)  pittore e scrittore italiano.







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B. Pasotti                                                                                                                                               Venezia -  La Salute -



Il movimento delle onde sonore va su Venezia,
come le perpetue ondulazioni dell'acqua,
senza urti e senza stanchezza.

Commento al dipinto di Maurizio Barrès




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B. Pasotti (1954)                                                                                                      Venezia - S. Moisè -


I monumenti, come gli uomini,
nascono vecchi e devono diventare giovani.
S. Moisè è nato rugoso
e il pittore lo ha ringiovanito
col pennello tinto di rosa.
Il campanile ride di gioia.

Commento al dipinto di Giuseppe Piazzotti





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B. Pasotti (1957)                                                      Venezia -  S. Marco -


... toghe, mantelli, vesti da camera,
gente d'ogni specie, uomini e donne;
e tutto questo mischiato in tutte le ore,
così da rendere questa Piazza
la più bella e originale del mondo ...

Commento alla Piazza - di De Brosses
(Digione, 7 febbraio 1709 – Parigi, 7 maggio 1777),  uomo politico, umanista e storico francese. 






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La Milano dei naifs
 
 
 


Due dipinti di Pasotti Bernardo in esposizione presso la Biblioteca Civica di Milano.


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Le 10 Tavole (Riproduzioni) postate, sono di mia proprietà.




martedì 18 ottobre 2011

ANTICHE MINIATURE ASIATICHE Moghul - 2

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... Segue


Purtroppo, queste altre delicate miniature sono prive di qualsiasi riferimento.
Confrontandole con le precedenti, azzarderei l'attribuzione anche di queste, al  XVII secolo perchè simili. Comunque, continuerò nella ricerca e le informazioni ottenute le inserirò nel contesto.








L'uccello Garuda

Nella Religione indù è l'Aquila gigantesca dal busto d'uomo, re degli uccelli e cavalcatura del dio Visnù.
Questo uccello è in eterna lotta con i serpenti ed è il rapitore dell'ambrosia che reca agli dei come cibo.











L' arte pittorica moghul

L'ERA DI AKBAR 1556-1605

Akbar era analfabeta e desiderava conoscere il contenuto dei libri attraverso le loro illustrazioni. Dunque ogni miniatura era per l'imperatore un libro in sè, non gradiva le rappresentazioni fantasiose e i suoi artisti dovevano produrre immagini aderenti ai fatti, a prescindere dal tema del testo, fosse mitologico, religioso, fantastico o storico.

L' autenticità del fatto dipinto si estese a molte altre dimensioni, che le cronache scritte ignoravano; l'autobiografia del nonno, Babur, che aveva passato il suo tempo in India in sella a combattere, divenne nell' Atelier di Akbar un affresco sugli usi della società, della corte, sulle visite ai luoghi santi, sulla costruzione di fortificazioni, sulle conversazioni e riunioni del primo Moghul, molto più che sulle battaglie, sui massacri e le violenze che gli scritti riportavano.
Scopriamo così com'era la natura dei luoghi, le tecniche di guado dei fiumi, le pratiche mercatali, il protocollo delle visite a corte, gli abiti cerimoniali, i colori ed i costumi in voga, gli animali e così via.
L' intero scenario contemporaneo appare nella percezione che ne ebbero gli artisti dell' epoca e l' imperatore stesso, offrendo uno straordinario apporto alla conoscenza del momento storico.










Todi Ragini evoca sia amorevole tenerezza che tristezza, di solito è rappresentata da una giovane donna appoggiata a un albero a sognare ad occhi aperti il suo amore assente.

Qui, Todi Ragini è una donna con l'henné sulle unghie, che tiene nelle mani un liuto indiano, mentre cammina in una radura della foresta di alberi in fiore.
Questo Ragini personifica la solitudine: la musica lamentosa della donna, ha attirato cervi e uccelli, per lo più in coppia, ma lei è solitaria.

Il termine "pittura Rajput" si riferisce a miniature indiane fatte per il Rajput, il gruppo indù paragonabile ai feudatari del medioevo dell'Europa. Le Corti Rajput avevano creato una scuola di pittori; quest'ultimi, raccontavano dipingendole, le attività della nobiltà: gesta amorose, spedizioni di caccia, e festival, nonché leggende della mitologia indù. I dipinti sono stati utilizzati per illustrare libri importanti, che nel tempo sono stati smontati e le loro pagine disperse.

Una serie Ragamala (tradotto letteralmente "una ghirlanda di melodie [ raga / Ragini ] è un insieme di 36 dipinti che sono interpretazioni visive di modi musicali indiani. Ogni modalità esprime un certo stato d'animo ed emozioni.

http://www.english.imjnet.org.il/htmls/popup.aspx?c0=13363&bsp=13281












L' ERA DI JAHANGIR 1605 - 1627


L'amore per l'arte di Jahangir non fu minore di quello di Akbar, e quello per il realismo fu anche maggiore. In qualità di principe ribelle, Jahangir istituì il suo proprio Atelier indipendente ad Allahabad, molto prima di conquistare il trono moghul, dove lavorarono al suo servizio due artisti persiani, padre e figlio, che operavano secondo lo stile piatto e altamente decorativo della terra natale. Una volta asceso al trono, Jahangir incoraggiò gli artisti del suo Atelier a sviluppare uno stile proprio e ad occuparsi del genere che più congeniale fosse loro.

I grandi volumi di produzione collettiva di Akbar non erano però ciò che l'imperatore desiderava: preferì un minor numero di illustrazioni prodotte singolarmente da un artista specializzato, che poteva firmare la sua opera, e ampliò notevolmente il numero di soggetti. I ritratti, i passatempi di corte, le scene riprodotte dall' arte europea, ma soprattutto studi naturalistici su uccelli, fiori e animali. Qualunque oggetto o forma colpisse lo sguardo dell' imperatore, veniva riprodotto minuziosamente dagli artisti, che sempre lo accompagnavano. La miniatura che rappresenta fra altre specie il Dodo, (raphus cucullatus) uccello non volatile estinto alla fine del XVII secolo, è la più fedele immagine esistente al mondo. Fu portato vivo a Jahangir da un visitatore straniero e l'imperatore ne ordinò la riproduzione pittorica.
Il ritratto rappresenta un'altra caratteristica dell'epoca di Jahangir, del suo amore per la registrazione fedele della vita e del mondo. Notoriamente l' Islam non approva la ritrattistica e nemmeno Akbar la incoraggiò. Ma Jahangir infranse il tabù, poichè senza il ritratto la bellezza o il ricordo di essa non poteva essere conservata.
Pazzo d'amore per la sua regina Nur jahan, luce del mondo, la fece ritrarre, fece ritrarre i saggi sufi o gli uomini santi che incontrò nella sua vita e ne appese le immagini nelle sale reali. Commissionò anche immagini fantasiose, apparentemente.




 
 
 






L' ERA DI SHAH JAHAN 1627-1658


La passione di Shahjahan fu l' architettura, più che l'arte della miniatura, ma l' imperatore mantenne tanto gli Ateliers di corte, che anzi moltiplicò di numero, quanto l'amore per il realismo. Furono molto apprezzati i ritratti altamente ornati e somiglianti.
L' enfasi fu posta sulle scene di corte, celebrazioni speciali e passatempi; non si vedono mai battaglie ma solo lusso e gioia di vivere e soprattutto ritratti del sovrano, prodotti quasi in serie ed esportati persino in molte corti europee.
E' comprensibile, poichè l'eredità imperiale di Shahjahan fu la più ricca della dinastia moghul e nessun imperatore in India, prima o dopo di lui, ebbe a disposizione simili ricchezze che, sfortunatamente per i suoi contemporanei ma fortunatamente per noi, dilapidò in gran parte con le sue grandiose e magnifiche costruzioni, la più celebre della quali è il magnifico Taj Mahal.
http://www.guidaindia.com/index.php?option=com_content&view=article&id=290&Itemid=61

















....
Il termine miniatura dal XVII secolo ad oggi indica qualunque tipo di pittura in piccolo o in senso lato ogni oggetto di minuscole dimensioni quali magari bottigliette porcellane o argenti. Ma in questa sede  useremo il termine miniatura nel più ristretto significato di dipinto di piccole dimensione, per convenzione non superiore ai 20 cm sia in altezza sia in larghezza, eseguito su svariati materiali. .....
http://www.miniaturarte.com/miniature1/







N°  17/17 Tavole                                                                  Fine

Le 17 Miniature (Riproduzioni) postate, sono di mia proprietà