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lunedì 31 dicembre 2012

*CAPODANNO* - *AUGURI*









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La nascita del nuovo anno

In tutte le epoche ogni popolo ha avuto e ha le sue feste.
Gli uomini hanno trovato nella natura, nel ritmo delle stagioni, nella raccolta dei frutti del loro lavoro tante occasioni per festeggiare.
Una delle feste più antiche è il Capodanno ed è attesa e celebrata in ogni cultura e in ogni religione.
La caratteristica di quasi tutte le feste di Capodanno è di essere molto rumorose

CAPODANNO AL TEMPO DEGLI ANTICHI

In tutti i paesi del mondo la festa di Capodanno simboleggia un momento di rinascita, ovvero il passaggio dall'anno vecchio all'anno nuovo. Il primo festeggiamento del Capodanno di cui è rimasta traccia è quello che avveniva nella città di Babilonia (le cui rovine si trovano oggi in Iraq), circa quattromila anni fa. Il giorno di Capodanno per i Babilonesi coincideva con il momento della semina, all'inizio della primavera, e l'anno veniva calcolato seguendo i tempi del raccolto. Le feste per il nuovo anno duravano undici giorni e si celebravano con musiche e danze, mangiando cibi dolci e bevendo vino.

Gli Indiani del Nord America festeggiavano l'anno nuovo all'epoca della raccolta del granturco. In quell'occasione radunavano oggetti, attrezzi in disuso e vestiti che appartenevano all'anno vecchio, gettavano a terra tutto ciò che trovavano e facevano un grande falò.



RUMORI E DOLCI A CAPODANNO

È stato al tempo dei Romani, sotto Giulio Cesare, che il calendario, fino ad allora molto confuso, fu riformato: l'inizio dell'anno fu anticipato in inverno, al 1° gennaio, e da quel momento noi festeggiamo il Capodanno la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio. Ma la data del 1º gennaio non vale per tutti i popoli del mondo.

In Cina si festeggia il Capodanno all'inizio della buona stagione e si chiama Festa di Primavera. Il periodo della festa va dal 21 gennaio al 19 febbraio e corrisponde per i Cinesi all'inizio della stagione primaverile. In questa festa, allo scoccare della mezzanotte, le strade, i balconi, le case vengono illuminati dalle luci delle lanterne, mentre petardi e fuochi d'artificio di ogni tipo esplodono in cielo. Del resto furono proprio i Cinesi, che conoscevano la polvere da sparo ben prima degli Europei, a inventare i fuochi d'artificio quasi 2.000 anni fa e da allora li utilizzano per salutare l'anno che se ne va.

Anche il Capodanno ebraico (Rosh Ha-Shanah) non si festeggia il 1° gennaio ma nel mese di Tishrì (settembre-ottobre) ed è una festa religiosa. Gli Ebrei, riuniti nelle sinagoghe, ripensano all'anno appena trascorso e rileggono brani del Vecchio Testamento. In quei giorni gli Ebrei mandano a parenti e amici gli auguri di un anno buono e dolce. Quando escono dalla sinagoga, dopo la funzione religiosa, mangiano una mela con il miele. E questo è di sicuro un giorno dolce.



A CAPODANNO CI SI VESTE DI ROSSO



Nella notte di Capodanno in molti paesi è tradizione indossare qualcosa di rosso o usare tovaglie e oggetti rossi. Perché proprio il rosso? Il motivo è da ricercare in un'antica leggenda cinese. La leggenda racconta che moltissimi anni fa visse in Cina un terribile diavolo di nome Nian. Il dio del paradiso lo rinchiuse in una grotta di montagna e gli disse che l'avrebbe lasciato libero una sola volta all'anno. Dopo dodici mesi esatti Nian uscì dalla montagna. La gente, terrorizzata dal diavolo, si radunò per discutere il modo migliore di affrontarlo. Alcuni dissero che il diavolo aveva paura del rosso e del frastuono. Allora tutti misero cartoncini e nastri rossi alle porte e prepararono fuochi d'artificio e tamburi. Nian ebbe molta paura e non uscì più dalla montagna. Da allora, ogni dodici mesi si festeggia l'anno nuovo e con il rosso si tiene lontano Nian.



                                                     







*A U G U R I   A   T U T T I*


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