"Cose" pensate e fatte.
Tratta di cosa le mie mani, sempre in movimento, hanno saputo esprimere e continueranno a farlo, attraverso i miei molteplici hobby.
Ciao, ho letto la tua risposta al mio commento e ti posso dire che "abbellire il passato" é comunque meglio che sprofondarsi passivamente sulla poltrona. Io negli "anta" ci sono appena entrato quindi sicuramente non posso capire sino in fondo il senso di quella frase, però la trovo comunque molto significativa. Mi fa venire in mente una poesia di Corrado Govoni in cui elogia proprio i piccoli oggetto che fanno pensare al passato. Penso che una mente attiva e una sensibilità sempre attenta (mai stanca o rassegnata) siano la migliore autodifesa contro il passare degli anni.
No, mai starei sprofondata in una poltrona ad aspettare che finisca il tempo! Avevo detto "abbellire ancor più il passato". Quel "ancor più", sta ad accentuare che il mio passato è stato bello, vissuto bene, niente da rinnegare e circondarmi dei ricordi degli affetti, aiuta a risentirli, riviverli quei momenti felici e, non vuol dire che non ce ne saranno più. Non sono il tipo di persona nostalgica che dice - ... ai miei tempi o altri tempi ... - Ho scoperto il Web (da tempo)... un mondo che ha solo futuro. Ho scoperto i Blog, le persone che ci stanno dentro, che identificano il loro blog. Persone meravigliose, vive, con un'anima ed un proprio passato, con esperienze offerte con generosità, persone che altrimenti non avresti conosciute se non viste prima solamente al di fuori, facenti parte di una massa anonima, indaffarata a correre dietro mille cose e sommersa nella propria solitudine. Certo che mi dispiace vedere e sentire che il tempo passa e sapere di non poter partecipare ad un futuro ... remoto ... o prossimo! L'unica rassegnazione è quella di dire - questa è la vita - e aggiungo con una punta di cattiveria e invidia ... - a chi prima e a chi dopo, tocca! - ... mal comune mezzo gaudio! ... Ciao Ariano Geta (anagramma?!)
No, uno pseudonimo assurdo che ho inventato anni fa. Il mio vero nome è Sergio. Per la precisione "ariano" inteso come seguace dell'eresia di Ario (nel senso che sono cristiano ma mi pongo migliaia di domande "teologiche" e ho milioni di dubbi, quindi mi sento un po' "eretico"); "Geta" era il fratello di Caracalla ed erano imperatori congiunti, sino a quando Caracalla ha deciso di farlo fuori per essere l'unico sovrano, e ha addirittura preteso la damnatio memoriae di suo fratello: il nome "Geta" è stato cancellato da tutti i documenti e i monumenti pubblici, come se non fosse mai esistito. Nella mia lucida ingenuità mi è sembrato un modo per farlo rivivere...
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Ciao, ho letto la tua risposta al mio commento e ti posso dire che "abbellire il passato" é comunque meglio che sprofondarsi passivamente sulla poltrona. Io negli "anta" ci sono appena entrato quindi sicuramente non posso capire sino in fondo il senso di quella frase, però la trovo comunque molto significativa. Mi fa venire in mente una poesia di Corrado Govoni in cui elogia proprio i piccoli oggetto che fanno pensare al passato. Penso che una mente attiva e una sensibilità sempre attenta (mai stanca o rassegnata) siano la migliore autodifesa contro il passare degli anni.
RispondiEliminaNo, mai starei sprofondata in una poltrona ad aspettare che finisca il tempo!
RispondiEliminaAvevo detto "abbellire ancor più il passato".
Quel "ancor più", sta ad accentuare che il mio passato è stato bello, vissuto bene, niente da rinnegare e circondarmi dei ricordi degli affetti, aiuta a risentirli, riviverli quei momenti felici e, non vuol dire che non ce ne saranno più. Non sono il tipo di persona nostalgica che dice - ... ai miei tempi o altri tempi ... -
Ho scoperto il Web (da tempo)... un mondo che ha solo futuro. Ho scoperto i Blog, le persone che ci stanno dentro, che identificano il loro blog.
Persone meravigliose, vive, con un'anima ed un proprio passato, con esperienze offerte con generosità, persone che altrimenti non avresti conosciute se non viste prima solamente al di fuori, facenti parte di una massa anonima, indaffarata a correre dietro mille cose e sommersa nella propria solitudine.
Certo che mi dispiace vedere e sentire che il tempo passa e sapere di non poter partecipare ad un futuro ... remoto ... o prossimo!
L'unica rassegnazione è quella di dire - questa è la vita - e aggiungo con una punta di cattiveria e invidia ... - a chi prima e a chi dopo, tocca! - ... mal comune mezzo gaudio! ...
Ciao Ariano Geta (anagramma?!)
No, uno pseudonimo assurdo che ho inventato anni fa. Il mio vero nome è Sergio.
RispondiEliminaPer la precisione "ariano" inteso come seguace dell'eresia di Ario (nel senso che sono cristiano ma mi pongo migliaia di domande "teologiche" e ho milioni di dubbi, quindi mi sento un po' "eretico"); "Geta" era il fratello di Caracalla ed erano imperatori congiunti, sino a quando Caracalla ha deciso di farlo fuori per essere l'unico sovrano, e ha addirittura preteso la damnatio memoriae di suo fratello: il nome "Geta" è stato cancellato da tutti i documenti e i monumenti pubblici, come se non fosse mai esistito. Nella mia lucida ingenuità mi è sembrato un modo per farlo rivivere...